MARIA GRAZIA LEPORATI
Cronaca

Il volto giovane del progetto solidale: i suoi collaboratori sono ragazzi pieni di passione

Parlano Marco, tredicenne futuro tecnico informatico e Alessandro, 15enne: alunni del prof. De Cinque.

Di cosa vi occupate qui da Digital Sherpa?

"Siamo undici collaboratori e veniamo qui ogni sabato mattina da un anno e mezzo, più o meno. Noi aiutanti, alla fine della mattinata, ci portiamo a casa dei computer e li sistemiamo. Il sabato dopo li riportiamo e li regaliamo ai bisognosi. Ogni sabato mattina accendiamo i computer, vediamo se funzionano, e dopo quando arriva qualcuno che ne ha bisogno li spegniamo e li diamo a chi ce li chiede. Quando li diamo alle persone, gli spieghiamo come montarli e li aiutiamo a portarli alla loro macchina o dovunque".

Fate distinzione tra computer fissi e portatili?

"Cambia il sistema operativo: per i fissi di solito manteniamo Windows, mentre per i portatili mettiamo Linux, che è un po’ più leggero e free source e permette di lavorare meglio sui portatili".

Su quanti device lavorate ogni sabato mattina?

"Dipende anche dalle persone che vengono. Di solito una decina di computer qui e poi anche alcuni che portiamo a casa da sistemare".

Come avete fatto a diventare tecnici informatici?

"Qualcuno di noi ha iniziato facendo uno dei corsi di Massimiliano, c’è chi invece è un suo studente a Magnago e chi sta iniziando adesso per la prima volta: tutti ci siamo appassionati iniziando a venire qui con lui ad aiutarlo nella sua missione".