LORENZO CRESPI
Cronaca

Il rilancio del turismo Crescono gli stranieri non solo sul Maggiore

Ottime le performance registrate nel 2022 dalla zona dei laghi. I pernottamenti riprendono a superare la quota dei due milioni.

Il rilancio del turismo Crescono gli stranieri non solo sul Maggiore

di Lorenzo Crespi

Il rilancio post-Covid del turismo varesino, iniziato nel 2021, è proseguito nell’anno seguente con un’importante crescita.

I dati complessivi relativi al 2022 sui flussi turistici in provincia di Varese evidenziano un buon recupero rispetto alle cifre pre-pandemia.

I numeri, elaborati dall’Ufficio studi e statistica della Camera di Commercio, confermano la tendenza che era emersa già negli scorsi mesi, con le ottime performance fatte registrare in particolare dalla zona dei laghi.

Nell’ultimo anno si è tornati quasi ai livelli pre-Covid. Nei dieci anni precedenti all’esplosione della crisi sanitaria, i pernottamenti erano cresciuti dagli 1,6 milioni del 2010 ai 2,3 milioni del 2019, per poi scendere sotto il milione nel 2020.

Negli scorsi dodici mesi hanno invece toccato quota 2.038.311 (+67,8% rispetto all’anno precedente).

Di particolare rilievo anche l’allungamento della permanenza sul territorio provinciale: nel 2019 un turista si fermava in media per 1,6 giorni (rapporto tra arrivi e presenze) mentre nel 2022 il dato è salito a 1,9.

Un contributo significativo in tal senso è venuto dallo sviluppo del turismo legato agli eventi sportivi e di quello leisure (il tempo libero) sui laghi.

Entrando nel dettaglio delle singole aree quanto a presenze, se la zona Malpensa nel 2022 è rimasta ancora al di sotto del 2019 (803.186 presenze contro 1.000.960), il Lago Maggiore ha visto invece un forte incremento, pari al +18% rispetto al periodo precedente al Covid. Qui i pernottamenti, che nel 2019 erano 312.126, sono diventati 367.880 lo scorso anno.

Ritornando al dato complessivo provinciale e prendendo in considerazione la provenienza dei turisti, l’analisi evidenzia una notevole crescita degli stranieri, dopo il turismo di prossimità degli ultimi anni. Sono il 59% del totale, avvicinandosi sempre di più al valore del 2019, quando rappresentavano il 62%.