Il rilancio del settore estrattivo "Un piano sostenibile per le cave"

L’assemblea delle aziende di settore di Univa conferma presidente Rossetti e guarda al futuro

di Lorenzo Crespi

Giovanni Rossetti delle Cave Rossetti spa di Lonate Pozzolo è stato confermato alla carica di presidente del gruppo merceologico di Univa Materiali da costruzione, Estrattive e Cave.

Un comparto che conta 20 imprese per un totale di 577 addetti sul territorio e che si è riunito nell’assemblea di settore. Rieletti nell’occasione anche il vicepresidente Massimo Mara e Sonia Molea in qualità di delegato all’interno del Comitato per la Piccola Industria.

Al centro dei lavori il Piano Cave provinciale, in attuazione della legge regionale, che definisce le nuove regole che disciplinano la coltivazione sostenibile di sostanze minerali di cava.

Il piano coinvolgerà 17 cave attive sul territorio. "Sono svariati i temi sul tavolo: la stima dei fabbisogni, il ruolo delle fonti alternative per soddisfarli, i bacini di utenza e di produzione, la restituzione delle aree recuperate, le attuali problematiche occupazionali, la programmazione dei futuri piani industriali e l’escavazione sotto-falda", ha osservato il presidente Rossetti.

In particolare il nuovo piano vuole promuovere lo sviluppo sostenibile, correlando le opportunità di sviluppo socio-economico nel soddisfare i fabbisogni effettivi di mercato, con la previsione di adeguate modalità di tutela del territorio e dell’ambiente e con il rispetto del patrimonio delle aree agricole, di quelle destinate al verde e di tutto il patrimonio naturale non rinnovabile. Un tema importante che si inserisce in un quadro di complessità come quello attuale, con un 2022 che è iniziato tra mille difficoltà dopo un 2021 che invece aveva registrato un buon andamento nel Varesotto.

Secondo i dati di Ance lo scorso anno la produzione delle costruzioni aveva recuperato la flessione del 2020 e risultava superiore del 14,3% rispetto al periodo pre-Covid del 2019. Bene anche l’export, che ha registrato un aumento del +30,9% nel 2021 rispetto al 2020. Ma tra l’aumento dei prezzi dei materiali e dell’inflazione per l’anno in corso si prevede un segno più molto ridotto per gli investimenti in costruzioni: solo lo 0,5%.