Il progetto “Indaco“ sale in cattedra

Regione Lombardia estende a tutto il territorio il progetto "Indipote(dn)s" per favorire l'identificazione precoce dei casi sospetti di Dsa e altri disturbi del neurosviluppo. 130mila euro di finanziamento per sostenere i bambini con fragilità.

Il progetto “Indaco“ sale in cattedra

Il progetto “Indaco“ sale in cattedra

Si chiama “Indaco“ e nasce quale sviluppo ed estensione a livello regionale del progetto “Indipote(dn)s“, un protocollo nato in via sperimentale nel 2017 in Asst Sette Laghi in raccordo con gli ambiti scolastici di Varese e Como, per favorire l’identificazione precoce dei casi sospetti di Dsa (Disturbo specifico dell’apprendimento) e l’eventuale individuazione di altri disturbi del neurosviluppo. Regione Lombardia ha esteso a tutto il territorio regionale questo modello, che ha dimostrato i suoi punti di forza nei 6 anni di applicazione sul territorio di Varesotto e Comasco, individuando la Neuropsichiatria infantile di Asst Sette Laghi quale centro di coordinamento e dedicando allo scopo 130mila euro di finanziamento.

"C’è davvero grande soddisfazione nel vedere coronato lo sforzo profuso in questi anni da una squadra composita e appassionata - commenta il coordinatore Cristiano Termine (nella foto) - l’essenza di questo progetto è proprio la sinergia tra le scuole e la Neuropsichiatria infantile per identificare e sostenere i bambini con fragilità. Grazie alla decisione di Regione Lombardia, il diritto di questi bambini a vedersi riconosciuta la loro particolare necessità e a ricevere il supporto adeguato sarà sempre più tutelato". L’obiettivo è innanzitutto quello di individuare precocemente i casi a rischio per disturbi specifici dell’apprendimento e altri bisogni educativi speciali, potenziando la presa in carico di chi li manifesta, grazie ad un ruolo più incisivo della scuola: l’ufficio scolastico di Varese è in prima fila nella realizzazione del progetto. Inoltre l’Ats ne ha favorito l’estensione, coinvolgendo gli uffici di piano delle province di Varese e Como, in modo che i case manager presenti nelle scuole abbiano un interlocutore al quale segnalare i casi suscettibili di interventi sociali da parte dei Comuni.

Lorenzo Crespi