L’assemblea pubblica sul futuro dell’ospedale di Gallarate, organizzata dai gruppi di minoranza in consiglio comunale (liste civiche Obiettivo Comune, Città è Vita, Silvestrini Sindaco, Pd, PiùGallarate), mobilitati contro il pesante ridimensionamento previsto nel piano di Asst Valle Olona e Arexpo con la realizzazione del polo sanitario unico a Busto Arsizio, ha visto una grande partecipazione di cittadini. In vista dell’assemblea, le Associazioni dei pazienti cronici hanno diffuso un’articolata riflessione: "Le Associazioni lasciano alla sedi politiche e istituzionali il dibattito sull’allocazione dei servizi e delle strutture sanitarie e si schierano unicamente per la difesa del diritto alla salute per tutti e in particolare per tutte le persone più deboli e fragili". Quindi affermano "il diritto a una informazione puntuale sui servizi ospedalieri e territoriali attualmente operativi, sul loro funzionamento, sulle modalità di accesso e sulla loro progressiva riorganizzazione, il diritto di partecipare alla coprogrammazione e coprogettazione del funzionamento dei nuovi servizi e della risposta ai bisogni" e chiedono in particolare "servizi ospedalieri per acuti progettati per essere accessibili e con spazi e percorsi di cura in grado di accogliere e tutelare persone con cronicità complesse con polipatologie, disabilità e fragilità di ogni fascia di età, servizi territoriali di prossimità e domiciliarità (e non solo servizi ambulatoriali diagnostici/prestazionali), programmati e progettati per una presa in carico delle persone con cronicità, disabilità, fragilità e dei loro caregiver". Ancora sottolineano "il sogno di collaborare a progettare una Cittadella della Salute (Casa di comunità, servizi sanitari e sociali, spazi educativi e ricreativi) nel cuore della città".
Poche ore prima dell’assemblea pubblica, a Palazzo Lombardia l’incontro tra il presidente Attilio Fontana, il sindaco di Gallarate Andrea Cassani e i rappresentanti della maggioranza di centrodestra sul futuro dell’ospedale gallaratese. Rispetto a quanto indicato nel piano del Sant’Antonio Abate, in cui non è previsto l’ospedale di comunità, presentato di recente in Commissione Sanità, il dietrofront: il governatore ha infatti dichiarato che "l’Ospedale di comunità a Gallarate si farà con risorse di Regione Lombardia, dopo la realizzazione del nuovo ospedale Busto-Gallarate". Ieri sera in consiglio comunale la mozione di Forza Italia che nel centrodestra ha fatto la voce grossa con gli alleati, chiedendo l’ospedale di comunità e più servizi in centro, riutilizzando il padiglione Trotti-Maino.