
di Lorenzo Crespi
Il Covid è tornato nelle Rsa. Negli ultimi giorni a Varese e dintorni si sono verificati diversi casi di positività in alcune strutture che ospitano anziani. Nella principale realtà varesina, la Fondazione Molina, il dato aggiornato a ieri (su oltre 300 tamponi eseguiti) è di 22 ospiti attualmente positivi, di cui metà nel nucleo Caravati e l’altra metà nel nucleo Alzheimer. È stato registrato inoltre un decesso in struttura. Tra i dipendenti sono 19 i positivi su 317 tamponi effettuati. "Secondo le delibere regionali gli ospiti positivi dovrebbero andare in ospedale – spiega il presidente della fondazione Guido Bonoldi – ma questo di fatto non è possibile essendo gli ospedali già saturi. Molti ospiti sono asintomatici, e tranne i casi particolari in cui per i pazienti c’è l’utilità del ricovero li stiamo gestendo noi". Nella struttura vengono effettuati screening frequenti sul personale, e ai test preordinati si affianca l’attività di esecuzione dei tamponi a seconda dei casi che vengono rilevati. "Quando c’è un caso sospetto – continua il presidente – effettuiamo subito il test rapido per poter isolare il paziente, e il giorno successivo si effettua anche il tampone molecolare. Abbiamo acquistato 500 tamponi e ne abbiamo ordinati altri 500".
Oltre a seguire la situazione alla fondazione Guido Bonoldi ha ripreso servizio in ospedale, come la scorsa primavera, insieme ad altri medici in pensione. "Da lunedì sono all’hub Covid del Circolo – spiega – al mattino sono in ospedale e al pomeriggio al Molina". E intanto alcuni casi positivi si sono registrati anche a Villa Rovera Molina, Rsa che ha sede a Barasso, come conferma il sindaco Antonio Braida. Il dato aggiornato a ieri è di 30 ospiti positivi, mentre i dipendenti contagiati in base all’ultima rilevazione di qualche giorno fa sono una decina. Tre i decessi accertati nella struttura. Alla Fondazione Menotti Bassani di Laveno Mombello sono 4 i casi di ospiti positivi, tutti asintomatici, a cui si sommano 6 dipendenti. Ad essere coinvolte non sono solo le case di riposo ma anche le Rsd, residenze sanitarie per disabili. È il caso del centro residenziale L’Anaconda di Varese.
"Nel fine settimana due nostri operatori hanno mostrato dei sintomi – spiega il direttore della struttura Gianni Nocera – abbiamo effettuato tutti i controlli e abbiamo riscontrato una serie di positività". Sul fronte degli ospiti sono coinvolti 16 persone su 17: le loro condizioni non destano preoccupazioni. Nella maggior parte dei casi si tratta di asintomatici e i pochi che hanno avuto una lieve febbre stanno già meglio. Positivi anche 18 operatori che sono stati sostituiti da altro personale interno che è stato trasferito nella struttura.