REDAZIONE VARESE

Il consigliere con la marijuana "È solo per uso terapeutico..."

Matteo Baraiani minaccia un tossicodipendente ma a casa gli trovano 30 grammi di stupefacente

Da paladino della lotta contro la droga a consumatore di erba. Una figuraccia, è il meno che si possa dire, quella rimediata dal consigliere comunale di Masciago Primo, Matteo Baraiani, denunciato da un consumatore abituale di droga per minacce e adesso nei guai per aver nascosto in casa una trentina di grammi di marijuana. Bariani, 43 anni, consigliere comunale di minoranza a Masciago Primo, paesino di appena trecento anime in Valcuvia, è finito al centro dell’attenzione dei carabinieri della compagnia di Luino. Il politico, che è noto da tempo per le sue ronde nei boschi della droga, era stato denunciato per aver aggredito un tossicodipendente, assuntore di eroina.

L’uomo fece salire in auto un giovane che faceva autostop e che aveva ammesso di essere in cerca di droga. Sarebbe stato poi percosso e minacciato assieme al fratello del consigliere comunale, con un’ascia, e gli sarebbe stato intimato di non fare più ritorno in zona. I carabinieri del Nucleo operativo dell’Arma e i colleghi della stazione di Cuvio hanno così avviato una perquisizione domiciliare durante la quale è stata sequestrata un’ascia, ma anche trenta grammi di marijuana. Una quantità modica, che è valsa al consigliere comunale la segnalazione alla prefettura quale assuntore di droga.

L’uomo avrebbe ammesso di detenere l’erba per uso personale e terapeutico. Il consigliere comunale qualche mese fa aveva richiesto e ottenuto un consiglio comunale per trattare del problema legato allo smercio di stupefacenti nelle valli, attivando anche una raccolta firme da parte dei residenti. Su quanto accaduto l’uomo avrebbe ammesso: "Non ho minacciato nessuno e chiarirò tutto assieme al mio avvocato" . La valle dove abita Bariani ormai da anni è zeppa di spacciatori che operano nei boschi, molti dei quali utilizzerebbero anche vecchi bunker della guerra per farsi delle vere e proprie zone franche della droga.

Christian Sormani