PAOLO GIROTTI
Cronaca

I volontari dei più fragili: "Una rete per il welfare"

A Legnano la riunione del Forum del Terzo Settore Alto Milanese. Confermate cariche e strategie per garantire servizi senza sovrapposizioni.

I volontari dei più fragili: "Una rete per il welfare"

I volontari dei più fragili: "Una rete per il welfare"

Il terzo settore è una realtà sempre più importante e poter coordinare tutte le singole unità che lavorano fianco a fianco nel contesto territoriale è fondamentale per evitare dispersione di energie: ad assolvere a questo ruolo è, nell’area che ha Legnano come città di riferimento, il Forum del Terzo Settore Alto Milanese che nei giorni scorsi si è riunito per il rinnovo della cariche sociali confermando come portavoce Alberto Fedeli, presidente della Fondazione Sant’Erasmo di Legnano e responsabile dell’Associazione familiare “Una Casa per Pollicino Onlus“. Vice di Fedeli sarà Marta Franchi, della Cooperativa sociale Stripes: entrambi sono stati nominati dal nuovo Comitato di coordinamento eletto dall’Assemblea del 16 novembre e che è composto, oltre che dai due portavoce, da Mauro Squeo (Auser Ticino Olona), Giambattista Bergamaschi (Croce Azzurra Ticinia), Laura Ponzelletti (Cielo e Terra), Federica Altichieri (Età Insieme), Diego Mairani (La Grande Casa), Luca Fusetti (Il Fiore che ride), Fabio Degani (Stripes), Marco Cribioli (Albatros), Costanza Bargellini (Fondazione Somaschi), Mariapia Pierandrei (Lule Onlus), Luciano Lo Bianco (Uildm Legnano), Rosa Romano (Casa del Volontariato di Legnano), Alessandro Grancini (Anteas Legnano Magenta) e Sergio Ceriotti (Elaborando). Obiettivo di questa rinnovata squadra è quello di rilanciare l’iniziativa del Forum, secondo il Manifesto del terzo settore dell’Alto Milanese, approvato a giugno, che definisce i valori, la mission, le buone pratiche e gli obiettivi, nei quali si riconoscono gli enti aderenti e in base ai quali il Forum si presenta. Punto di partenza è la "prassi cooperativa e non competitiva" tra le realtà del terzo settore che costituisce il primo passo per creare rete, condivisione, lavoro insieme, ed essere presenti in modo efficace e significativo sul territorio: si tratterà di lavorare per garantire la coprogrammazione sociale nel Piano di Zona e quella sociosanitaria con l’Asst e l’Ats. "L’impegno del Forum e di tutti gli enti ad esso aderenti è ambizioso – spiegano i portavoce – ma necessario per creare quel welfare comunitario e generativo capace di affrontare i bisogni dei cittadini, soprattutto di chi vive situazioni di fragilità e vulnerabilità".