"I costi delle Rsa ora diventino una priorità"

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Ripartire dai temi sociosanitari. È l’invito, ora che si apre il secondo mandato di Fontana, che arriva da chi lavora nelle realtà sociosanitarie del Legnanese. Già nel corso della campagna elettorale la Fondazione che fa capo alla Rsa di via Galileo Ferraris aveva preparato un documento che affrontava i temi dell’invecchiamento della popolazione, e che sottolineava la necessità di potenziare i servizi sia residenziali sia domiciliari. Nell’ottica di una maggior attenzione e apertura al territorio. "Due anni di pandemia hanno fatto emergere debolezze e criticità che hanno accentuato oltre misura i problemi del sistema welfare già esistenti – si sottolineava nel documento elaborato dalla direzione generale della Fondazione –. I prossimi anni saranno decisivi: in negativo se l’esperienza recente verrà archiviata senza riflettere sugli errori e le evidenti mancanze emerse nella loro reale dimensione. In positivo se la nuova Giunta Fontana avrà il coraggio di utilizzare la cartina di tornasole delle criticità del settore restituita dalla pandemia come un’opportunità per affrontare con coraggio e consapevolezza i problemi e provare a risolverli".

L’incontro, organizzato prima dell’appuntamento con le urne, si era poi concluso con l’invito a portare a compimento la riforma della non autosufficienza in Parlamento. C’è poi la necessità di garantire un sostegno e un futuro alle Rsa, a causa del forte incremento dei costi derivati dal post-Covid, dalla spirale inflattiva e dal caro energia non può essere interamente scaricato sulle famiglie. "E gli adeguamenti delle contribuzioni riconosciute dalla Regione sono per finora certamente insufficienti".