
I clochard in centro . Crociata anti-degrado. I residenti reclamano misure per la sicurezza
Non un bel biglietto da visita: è il commento ad alcune fotografie pubblicate sui social, riferite alla presenza di senzatetto in centro città a Gallarate, qualcuno dorme davanti alle saracinesche dei negozi, qualcun altro ha trovato ricovero al Seprio Park. Alcuni cittadini e alcuni commercianti di fronte a questa situazione chiedono interventi e più sicurezza. Ma i clochard non sono aumentati, lo sottolinea l’assessore ai Servizi sociali Chiara Allai che ha ben presente la situazione e dice: "I senzatetto che si aggirano stabilmente per Gallarate non sono più di cinque, volti noti", numeri che certo non rappresentano un’emergenza, ma questo non vuol dire che il problema non esista, anzi la situazione è conosciuta e l’amministrazione comunale è in campo con altre realtà sociali per risolverla. Non è facile intervenire, lo sanno bene i volontari di Caritas, Croce Rossa, City Angels, c’è infatti un aspetto da rilevare, sono persone che non vogliono essere aiutate e quindi continuano a vivere e a dormire per strada. In più occasioni l’offerta di aiuto è stata rifiutata. Intanto in città è prezioso il servizio svolto da strutture come la Casa di Francesco e Casa Eurosia, progetto avviato tre anni fa, sostenuto dalle parrocchie, per far fronte all’emergenza abitativa di chi si trova all’improvviso senza casa, affiancato dal Ristoro del Buon Samaritano.
La comunità pastorale di San Cristoforo ha comunicato ufficialmente sul proprio sito che sia Casa di Eurosia che dà ospitalità notturna dalle 18 alle 9 del mattino sia il Ristoro del Buon Samaritano proseguiranno il loro servizio. Si legge nella nota "Le due attività della Casa e del Ristoro si completano a vicenda. La Casa non è solo un dormitorio, ma crea una comunità che allarga i suoi benefici sulla mensa di mezzogiorno; dall’altro versante il ritrovo quotidiano alla mensa, dove gli ospiti sono serviti a tavola e conosciuti dai volontari, crea un contesto di relazioni che integra la cura educativa rispetto a chi è ospite della Casa". Le stanze sono 7, 11 i posti letto, sono 19 le persone finora ospitate, 8 delle quali hanno lasciato la casa con esiti diversi. Ma c’è bisogno di aiuti economici per l’Associazione Santa Eurosia, promossa dalle parrocchie cittadine.