LORENZO CRESPI
Cronaca

I cittadini scelgono la continuità. Resta al comando chi governava

In sei casi su dieci la preferenza è andata ai sindaci uscenti che hanno deciso di ricandidarsi. Per molti di loro, trionfi in scioltezza: a Cunardo e Rancio Valcuvia sfiorato il 90 per cento. .

A urne chiuse è tempo di bilanci sul voto delle amministrative in provincia di Varese. Il primo dato che salta all’occhio spulciando tra numeri, percentuali e preferenze, è che gli elettori nella maggior parte dei casi hanno scelto la continuità, premiando i sindaci uscenti che hanno deciso di ricandidarsi. È successo in 45 comuni su 76 (il 77°, Samarate, è ancora in bilico mentre a Malnate è già certo il cambio). In 6 casi su 10 dunque è rimasto al comando chi già governava. E per molti di loro la conferma è stata in scioltezza, con percentuali bulgare, fino addirittura a sfiorare il 90%. È il caso di Cunardo, con Pinuccia Mandelli che ha ottenuto l’89,50% delle preferenze, e Rancio Valcuvia, con l’89,31% dei voti per Simone Castoldi.

C’è poi l’esercito dei 100%, ovvero coloro che non avevano avversari se non il quorum da superare. Comuni piccoli ma anche di medie dimensioni: Azzio, Brusimpiano, Caravate, Casciago, Crosio della Valle, Cuvio, Lozza, Porto Valtravaglia, Tronzano Lago Maggiore e Ranco. Tutti e dieci i candidati in solitaria ce l’hanno fatta.

Tra i sindaci rieletti ce ne sono molti al secondo e terzo mandato, ma anche chi raggiunge il quarto, come Galli a Bedero Valcuvia, Frontali a Marzio e Galbiati a Castello Cabiaglio. Addirittura quinta volta da sindaco per Alberto Rossi a Mesenzana (al terzo mandato consecutivo) e per Claudio Montagnoli ad Arsago Seprio, che torna al comando dopo 5 anni. Molto varie tra comune e comune le percentuali dell’affluenza al seggio, con i centri più piccoli che si sono dimostrati i più virtuosi. In cimaDuno (131 elettori) con il 77,10% e Tronzano Lago Maggiore, 193 elettori, con il 72,02%. Ha votato invece meno di un elettore su due a Mesenzana (43,81%) e Cunardo (45,96%).

Dal punto di vista politico è stata una tornata a metà tra conferme e ribaltoni. Tra i centri più importanti, il centrodestra si tiene stretto Tradate con Giuseppe Bascialla e conquista Induno Olona, Vedano Olona e Gazzada Schianno. Perde però la guida di Sesto Calende, con la vittoria di Betta Giordani su Mario Boatto, e di Cardano al Campo, dove Giacomo Iametti è stato superato da Lorenzo Aspesi. Ci sono poi dei ritorni importanti, come quello di Gunnar Vincenzi rieletto a Cantello e di Giorgio Piccolo a Cuveglio, ed altri mancati, con le sconfitte di Fabrizio Taricco a Carnago e di Giorgio Volpi a Olgiate Olona.