ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Gang di Sinti in galera. Raggiravano anziani fingendosi carabinieri. Bottino da 500mila euro

Varese, per sei persone sono scattate le misure cautelari in carcere. La banda usava targhe clonate. Sono trenta i colpi andati a segno.

Nel Varesotto sono stati 26 i colpi portati a termine dalla banda dei sinti in otto mesi

Nel Varesotto sono stati 26 i colpi portati a termine dalla banda dei sinti in otto mesi

Si è conclusa ieri con l’esecuzione di sei misure cautelari in carcere a carico di cittadini italiani di etnia "Sinti", disposte dal G.I.P. del Tribunale di Varese Marcello Maria Buffa, una complessa attività investigativa, denominata "Luma". Avviata dal mese di novembre 2024 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Luino e coordinata dalla Procura della Repubblica di Varese, ha riguardato un’associazione a delinquere, i cui componenti sono ritenuti responsabili di una lunga serie di furti in abitazione messi a segno con le modalità esecutive delle "truffe ai danni di persone anziane o comunque in condizioni di minorata difesa".

L’operazione ha visto l’impiego di diverse decine di carabinieri dei Comandi Provinciali di Varese, Novara, Biella, Vercelli, La Spezia e Torino, unità cinofile del nucleo di Casatenovo e un elicottero del 1° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Volpiano. Le indagini dei Carabinieri di Luino hanno preso le mosse da alcune verifiche sui furti in abitazione e sulle truffe porta a porta da parte di sedicenti appartenenti alle forze dell’ordine piuttosto che da incaricati comunali, funzionari pubblici addetti alle verifiche delle forniture di acqua, luce e gas. I militari di Luino hanno acquisito importanti elementi, in particolare riguardo ad un’autovettura utilizzata dai malviventi, risultata sistematicamente impiegata per la commissione dei reati,con l’applicazione di targhe clonate sempre diverse. Partendo da questo importantissimo elemento, i successivi servizi hanno permesso di individuare i componenti dell’associazione, i cui affiliati risultano domiciliati nelle provincie di Novara, Biella, Vercelli, Pavia e Torino. Secondo quanto ricostruito nel varesotto e nelle zone limitrofe sono oltre 30 i colpi andati a segno nel corso degli ultimi otto mesi con 500 mila euro di bottino. Di questi, 26 sono risultati commessi in provincia di Varese, 2 in quella di Como e 2 in quella di Milano. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati 6 veicoli, oltre 14.000 euro in contanti, 2 orologi Rolex, attrezzi da scasso, spray al peperoncino, 15 targhe clonate e un dispositivo elettronico per simulare anomalie in ambito domestico.