CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Gallarate, treni da incubo e pendolari in rivolta: “Trenord ha cancellato i rimborsi a migliaia di viaggiatori”

Mattinata disastrosa sulla linea Gallarate-Milano tra cancellazioni e ritardi. Oltre al raid dei vandali che ha creato ulteriore caos ai danni dei viaggiatori

Ancora una giornata nera per i pendolari della linea Gallarate-Milano

Ancora una giornata nera per i pendolari della linea Gallarate-Milano

Una mattinata disastrosa per i treni della linea Gallarate-Milano che hanno subito cancellazioni e ritardi imprecisati. Ci sono anche messi i vandali a creare ulteriore caos ai danni dei pendolari come nel caso del treno che sarebbe dovuto partire da Arona alle 6.54 per arrivare a Milano porta Garibaldi poco più di un’ora dopo, alle 8.01. Il convoglio sulla linea Domodossola – Milano non è invece partito come comunicato da Trenord: “Il treno 10205 non è stato effettuato perché è stato necessario compiere un intervento di manutenzione in deposito, in seguito ad atto vandalico”.

La settimana è iniziata malissimo per i pendolari della linea che hanno visto la soppressione di tre corse consecutive: il treno S5 da Varese delle 6.43, il treno regionale da Arona delle 6.54 e il treno regionale da Luino alle 6.19. Alcuni treni sono stati chiamati a effettuare fermate straordinarie che hanno innescato ritardi su ritardi. A questo si unisce la composizione ridotta del treno Regio Express da Porto Ceresio alle 6.16 con arrivo alle 7.41 a Milano Porta Garibaldi e fermata a Legnano delle 7.13. Di solito composto di 5 carrozze, è arrivato in stazione stracarico con evidente riduzione dei posti disponibili con sole 4 carrozze.

Il Comitato Pendolari Gallarate Milano ha denunciato: “Il primo giorno lavorativo dopo il festivo queste soppressioni capitano troppo spesso. Le scuse accampate da Trenord dimostrano la superficialità con cui la società, a cui Regione ha rinnovato l’affidamento per 10 anni, svolge il suo compito. Non ci rimane che chiedere conto all’assessore Lucente del perché di questo sfacelo, soprattutto alla luce della decisione di ‘abbonare’ a Trenord i ritardi portando l’asticella della puntualità da 5 a 15 minuti e cancellando il bonus di migliaia di viaggiatori”.

Un altro disagio riguarda il rimborso del biglietto che, prima era automatico e con la nuova procedura sarà il viaggiatore a dover presentare l’istanza di volta in volta. Le nuove regole sono state approvate con delibera della giunta regionale su proposta dell’assessore ai Trasporti, Franco Lucente. Con la vecchia procedura il rimborso ammontava al 30% del costo del biglietto, quota che l’azienda ha scelto di applicare in misura più alta rispetto a quel 10% previsto dall’Art (Autorità di regolazione dei trasporti).