GIANMARCO AIRAGHI
Cronaca

Gallarate, Coro Divertimento Vocale: "Andiamo oltre il Talent in tv"/ VIDEO

Eventi solidali dopo il successo televisivo a Italia’s got talent

Il Coro Divertimento Vocale durante un’esibizione

Gallarate, 14 aprile 2019 - A volte la passione e la dedizione possono permettere di raggiungere qualsiasi obiettivo. È questa la sintesi degli ormai ventitré anni di storia del Coro Divertimento Vocale, che, dopo una lunga serie di concerti di successo, ha raggiunto la finale di “Italia’s got talent”, programma andato in onda su TV8, raggiungendo un ottimo riscontro sia da parte dei giudici che del pubblico. Nella prima puntata i coristi hanno replicato i suoni di un temporale, nella semifinale hanno portato una canzone per sensibilizzare sulle fragili condizioni del mare, mentre nella finale hanno fatto un tributo all’Africa. La genesi del coro è però ben più distante nel tempo e risale al 1996.

Luciano Spairani, presidente del Coro Divertimento Vocale, quando vi siete riuniti per la prima volta?

"Il coro è nato originalmente come sviluppo del gruppo canoro presente alle scuole medie Luigi Majno, dove insegnava il maestro Claudio Morandi. I suoi allievi si affezionarono talmente all’ambiente che gli chiesero di continuare a dirigere il complesso di voci. Inizialmente il coro era limitato dall’età e dalle tonalità e per questo si limitava ad avere un repertorio di musica sacra, che eseguiva nelle chiese, ma ora è in grado di spaziare su ogni genere musicale".

Negli anni il gruppo si è progressivamente ampliato…

"All’inizio anche io ero coinvolto solo esternamente, in qualità di genitore di una delle coriste. In seguito ho scelto di candidarmi come presidente, un ruolo che ricopro da tredici anni".

Qual è il percorso per entrare a fare parte del Coro?

"Dato che dal nucleo iniziale di 20 membri siamo passati a 125 abbiamo pensato a un meccanismo di selezione. Gli interessati devono seguire un percorso di inserimento, iniziando come auditori e venendo a seguire le prove. A ciascuno di essi viene poi assegnato un tutor, che verificherà le loro competenze".

Come è suddiviso il complesso?

"L’età media è di 34 anni. Il nostro obiettivo è di arrivare a 150 membri di modo da suddividere i cantanti in 50 soprani, 50 contralti, 25 bassi e 25 tenori".

Lei per descrivere il Coro ha citato Gabriel García Márquez definendolo un Macondo…

"Lo spirito di solidarietà che si è creato è meraviglioso. In tanti sono sposati e hanno figli e vivono questo mondo come un’enclave di serenità".

Come è nata l’idea di partecipare a Italia’s got talent?

"Una persona legata allo show, dopo aver visto su internet il video dove replicavamo il temporale, ci ha contattato dicendoci che sarebbe stato interessante vedere l’esibizione sul piccolo schermo".

Cos’è cambiato dopo la risonanza data dallo spettacolo televisivo?

"Negli ultimi tempi sono aumentate le richieste, tanto che alcune sono arrivate persino dalla Germania. Quando abbiamo fatto la semifinale eravamo in 95. Tuttavia ci tengo a precisare che non abbiamo mai voluto trasformare la nostra partecipazione in una questione di posizione".

Si spieghi meglio…

"Il Coro è privo di finalità di lucro e fa molti concerti a favore di associazioni onlus, cercando di sopperire ai loro bisogni e cercando di reperire i fondi per le loro attività. Penso che il nostro ruolo sia importante perché cerchiamo innanzitutto di fare del bene".

Quali saranno i futuri obiettivi?

"È innegabile che dopo questo successo mediatico cercheremo di alzare un po’ l’asticella, per realizzare progetti stimolanti sia per chi ascolta sia per chi canterà".