
Emanuele Monti all'ospedale di Gallarate
Gallarate (Varese), 27 gennaio 2019 - «Un pulsante rosso» spiega Emanuele Monti, presidente della commissione Sanità del Pirellone, «collegato direttamente alle forze dell’ordine; in caso di necessità è sufficiente pigiarlo. Tempo di intervento stimato, poco più di un minuto».
Monti ieri mattina ha fatto un sopralluogo al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate. Sul piatto il tema, mai sopito, della sicurezza, tornato alla ribalta in modo prepotente dopo quanto accaduto martedì scorso, quando i familiari di un trentenne – che si era suicidato buttandosi dal quinto piano della struttura di cura – hanno aggredito medici e infermieri e danneggiato il pronto soccorso in preda alla rabbia e al dolore per il lutto che li aveva colpiti. Eugenio Porfido, direttore generale dell’Asst Valle Olona, aveva immediatamente attivato l’area tecnica della struttura affinchè venga ampliato il più rapidamente possibile il sistema di videosorveglianza già in funzione e contestualmente venga estesa anche agli orari pomeridiani la presenza di una guardia giurata armata (attualmente in servizio soltanto in orari notturni). «In collaborazione con l’area psichiatrica inoltre – ha precisato Porfido – stiamo organizzando un corso riservato agli operatori sulla corretta gestione dei conflitti. Un mezzo per prevenire, per evitare che eventuali situazioni critiche possano degenerare».
«Interventi più che opportuni» sottolinea Monti davanti a Roberto Gelmi, direttore medico del presidio gallaratese, Angelo Benevento, direttore del dipartimento chirurgico e Ivan Caico, direttore del dipartimento di emergenza/urgenza. Ha appena ascoltato il racconto di quanto accaduto, si informa sulle condizioni di coloro che hanno subìto l’aggressione, mette in campo l’idea del pulsante d’emergenza, così come è in funzione nelle banche per lanciare l’allarme nell’eventualità di una rapina. «Non possiamo perdere tempo, in gioco c’è l’incolumità di medici e infermieri – avverte il rappresentante della Regione –. Ne ho già parlato con l’assessore al Welfare Giulio Gallera, con il prefetto di Varese Eugenio Ricci e con il direttore generale dell’Asst della Valle Olona».