
La Arcisate-Stabio dopo numerosi ritardi sarà in funzione tra poco più di di due anni
Clivio (Varese), 5 novembre 2015 - Una settimana di code ancor più lunghe del solito, per via della chiusura al traffico sperimentale per un anno del centro di Ligornetto, valico tra Clivio e il Mendrisiotto, con problemi non solo in dogana ma anche a Stabio per una categoria, quella dei frontalieri, già perennemente interessata dai disagi provocati dall’intenso traffico transfrontaliero. Del resto i veicoli di passaggio sono molti nelle dogane tra Varesotto e Canton Ticino: se i frontalieri varesini in Canton Ticino sono circa 26mila, a Clivio ne passano quattromila circa al giorno, dati di una rilevazione fatta nel 2008 oggi da ritoccare certamente al rialzo.
Ogni giorno invece settemila veicoli attraversano il ponte di Ponte Tresa in ingresso e altrettanti in uscita, mentre nella tratta sino a Lugano ne circolano ben 25.000. "Spero si trovi un rimedio per i nostri lavoratori - spiega il sindaco di Clivio, Ida Petrillo- i frontalieri sono i più penalizzati, come sempre. D’altronde noi non abbiamo voce in capitolo in una decisione che compete a un Comune svizzero. Quello che possiamo fare è potenziare i trasporti pubblici transfrontalieri, in attesa del completamento della Arcisate-Stabio".
Un progetto di cui si parla da anni ma che, sinora, non è mai stato attuato, così come resta da realizzare il collegamento tra il parcheggio di piazza Mercato a Lavena Ponte Tresa alla stazione: per raggiungerla, infatti, i pendolari frontalieri devono coprire a piedi una distanza non trascurabile di circa 900 metri. Così è già pronto da tempo un progetto per costruire una passarella pedonale tra Italia e Svizzera che accorcerebbe della metà il tragitto: il costo dell’opera, è già stato deciso, sarà all’80% a carico dei ticinesi, pronti a finanziarlo, e solo per il 20% di competenza della Regione Lombardia, ma il via definitivo non è ancora arrivato.
Poi c’è la Arcisate-Stabio, la tratta ferrovia che doveva essere pronta per Expo 2015 e che, dopo numerosi stop, resta ancora un cantiere. Che quantomeno ora sta procedendo: «I lavori sono ripresi a pieno ritmo e stanno procedendo allo stesso modo - spiega il sindaco di Induno Olona, Marco Cavallin - ci sono u po’ di questioni aperte ma negli ultimi tavoli tecnici in Regione si stanno chiudendo: a quegli stessi tavoli tecnici si è ribadito che nel dicembre del 2017 la linea sarà pronta. A oggi il cronoprogramma è rispettato, speriamo non ci siano altre sorprese». Una volta terminata la linea ferroviaria saranno istituite corse ogni 30 minuti da Varese a Mendrisio, da Como a Mendrisio e da Bellinzona a Mendrisio passando per Lugano. Il tutto a cantiere ultimato: il completamento delle opere ferroviarie è previsto per il maggio 2017, l’attivazione commerciale della linea nel dicembre dello stesso anno, tra poco più di due anni.