PAOLO GIROTTI
Cronaca

Focus sul volontariato Lo raccontano 40 eventi

Sta per scattare la maratona della Civil Week in 17 Comuni del territorio per far conoscere i 60 sodalizi e i 200 operatori che vi lavorano .

Focus sul volontariato Lo raccontano 40 eventi

di Paolo Girotti

Oltre 40 eventi in pochi giorni, sul territorio di 17 Comuni e con una sessantina di associazioni impegnate a raccontare cosa sia oggi il volontariato nella nostra zona in un momento in cui, dopo la pandemia e la presa di coscienza del valore costituito da questo immenso patrimonio, il mondo dell’associazionismo sembra essere in rapida espansione: è questo il significato degli eventi organizzati nel territorio che comprende Legnanese, Castanese, Magentino e Abbiatense nel contesto della "Civil Week", manifestazione che coinvolgerà tutta la Città Metropolitana di Milano dal 4 al 7 maggio e che ha come tema trainante il "prendersi cura". A presentare l’iniziativa hanno pensato ieri il presidente della Fondazione Ticino Olona, Salvatore Forte, il direttore del Csv di Milano, Marco Pietripaoli, Alberto Fedeli, portavoce del Forum del Terzo Settore dell’Altomilanese e Guido Bragato, assessore alla cultura del Comune di Legnano. Gli eventi che caratterizzeranno i giorni della Civil Week sono tutti elencati sul sito dedicato civilweek-vivere.it e su quello della Fondazione Ticino Olona, che si è occupata di coordinare il calendario e finanziare le iniziative: sul territorio, poi, ci sarà anche una sorta di anteprima denominata “Aspettando la Civil Week”, grazie all’evento fissato per il 3 maggio ad Abbiategrasso, di Iniziativa Donna, e intitolato “Una medicina che penalizza le donne”. A dibattere dell’argomento Silvio Garattini e Rita Banzi. "Rispetto alla passata edizione la partecipazione è più che triplicata - ha raccontato Forte -: saranno impegnati tra i 150 e i 200 volontari e ciò conferma, ammesso che ce ne sia ancora bisogno, la bontà e l’importanza del Terzo settore nel territorio del Ticino Olona: una presenza che se non ci fosse ci renderebbe più poveri socialmente, civilmente e, certo, anche economicamente". "L’obiettivo è stato ed è ancora oggi far conoscere ai cittadini che lo desiderano come lavora chi si prende cura degli altri e, in questo modo, di un pezzettino di comunità" ha aggiunto Pietripaoli declinando un concetto ripreso poi anche da Fedeli: "Raccontare per fare in modo che non ci si limiti poi a dire "guarda come sono bravi", ma perché si avverta con forza la spinta a partecipare in prima persona".