ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Busto Arsizio, sequestra la madre in casa e la minaccia con la scacciacani

La vittima è riuscita a chiedere aiuto. All’arrivo della Polizia il 53enne si è barricato in casa e si è arreso dopo una trattativa: è stato arrestato

L’uomo in casa teneva una scacciacani, varie armi giocattolo e coltelli

Busto Arsizio (Varese) – Un incubo. Il figlio, 53 anni, era da tempo un incubo per gli anziani genitori. Ora l’uomo è stato arrestato ed è in carcere a Busto Arsizio. L’ultima esplosione di violenza nel pomeriggio di lunedì quando alla Sala Radio del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio è arrivata la telefonata di un’anziana donna che, disperata, chiedeva aiuto perché in balia del figlio violento e armato di pistola. Gli agenti hanno subito raggiunto l’abitazione in via Belloli, al citofono hanno ricevuto gli insulti e le minacce dell’uomo, una volta entrati hanno trovato l’anziana sdraiata sul pavimento, dolorante e con evidenti ferite al volto. La donna li ha subito messi in guardia ribadendo che il figlio aveva una pistola.

Timore avvalorato dal fatto che nel vetro di una finestra era ben visibile un foro provocato, come spiegava la stessa vittima nel consegnare un proiettile agli agenti, da un colpo di pistola esploso dal figlio pochi giorni prima e che, dopo essere passato a pochi metri dalla sua testa, aveva forato la finestra per poi fermarsi contro il balcone. I poliziotti hanno messo al sicuro la donna e il marito, invalido, su una carrozzina, quindi hanno cominciato un negoziato per persuadere il cinquantatreenne, nascostosi in un’altra stanza, a consegnarsi. Dopo varie minacce è stato bloccato non senza fatica.

Nel corso della perquisizione sono stati recuperati, oltre a due patenti di guida intestate a un’altra persona, una pistola scacciacani, diverse armi giocattolo e tre coltelli, ma non la pistola vera che ha esploso il colpo contro la finestra e che lo stesso responsabile ha affermato di avere nascosto e di non voler consegnare. L’anziana madre è stata trasportata in ospedale a Gallarate dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 20 giorni. Agli agenti ha raccontato l’incubo che da tempo viveva con il figlio che, sebbene residente in una città piemontese, di fatto tornava quando voleva nell’appartamento dei genitori, usufruendo di vitto e alloggio gratuiti, e manifestando comportamenti violenti che i due anziani non riuscivano ad arginare. L’uomo, con numerosi precedenti e con dipendenza da alcol e stupefacenti, è stato condotto in carcere. Gli vengono contestati i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione delle patenti e detenzione abusiva di arma bianca e della pistola, seppure questa non sia stata ancora trovata.