"Fermiamo i bed and breakfast abusivi"

La nuova banca dati del ministero del Turismo accolta con entusiasmo dall’associazione B&B Varese

Migration

I B&b sono «esplosi» in riva al Verbano

di Lorenzo Crespi

A gennaio entrerà in funzione la nuova banca dati del Ministero del Turismo che assegnerà a tutto il settore extralberghiero un numero identificativo unico di livello nazionale, il Cir (Codice identificativo di riferimento). Un provvedimento che porta di fatto su scala nazionale l’esperienza già in essere in Lombardia, che è stata la prima regione ad attivare la misura. L’obiettivo è quello di contrastare le forme irregolari di ospitalità. In merito alla novità si esprime l’associazione BB Varese, che rappresenta i bed & breakfast della provincia, e che si è spesa più volte in passato contro il dilagante abusivismo. "La motivazione dell’introduzione del Cir – spiega il presidente Alfredo Dal Ferro – è dovuta soprattutto all’incapacità dello Stato e della Regione di controllare il fenomeno degli affitti brevi. Nella legge le Polizie locali sono demandate ai controlli, ma l’anonimato concesso dalle Ota (Online Travel Agency) a chi pubblica annunci sui loro portali, ha reso quasi impossibile eseguirli, se non nei piccoli paesi dove tutti si conoscono". Ecco perché BB Varese si augura che il passaggio al codice unico nazionale possa contribuire ad affrontare in modo più efficace il problema. Sul territorio della provincia di Varese, in base a quanto emerge dal sito Vareselandoftourism, risultano poco più di 1200 strutture ufficiali. "Questo elenco – commenta Dal Ferro – può dare un’idea, confrontandolo con quello presente sui portali Airbnb e Booking, di quante strutture abusive esistano ancora nella nostra provincia e di quante case vacanza e locazioni non espongano ancora l’obbligatorio numero Cir".