Fascismo, a Varese pagine web cancellate prima che su Facebook

Recentemente due organizzazioni hanno visto la rimozione della propria pagina: Varese Skinheads e Ultras Sette Laghi

Una manifestazione di simpatizzanti di estrema destra a Varese

Una manifestazione di simpatizzanti di estrema destra a Varese

Varese, 11 settembre 2019 - L'estrema destra scompare dai social. Facebook ha deciso di rimuovere le pagine ufficiali di Casapound Italia e Forza Nuova, oltre a diversi profili personali. Gli account cancellati violavano la policy del sito che vieta di diffondere messaggi di odio e discriminazione. Non è la prima volta che il social network prende misure drastiche contro persone o realtà che si rifanno all’ideologia di estrema destra, e anche a Varese recentemente due organizzazioni hanno visto la rimozione della propria pagina. Si tratta dei Varese Skinheads, storico gruppo nato nel 1993 e tuttora attivo, e degli Ultras Sette Laghi, nati nel 1997 a sostegno delle squadre cittadine di calcio e basket, e scioltisi nel 2016. Sul social di Mark Zuckerberg ora non c’è più traccia di post e link, ritenuti inneggianti all’odio. Facebook interviene dopo la segnalazione da parte degli utenti: ne segue un’attività di controllo volta ad appurare la presenza di contenuti considerati pericolosi o offensivi, fino alla decisione di bloccare del tutto una pagina. Ma i social sono solo un piccolo puntino in quel mondo immenso che è il web.

«Il problema è un po’ più grande della chiusura di qualche pagina Facebook», commenta Gennaro Gatto, responsabile dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre in provincia di Varese. Da dieci anni si occupa di monitorare il fenomeno sul territorio, studiando l’evoluzione dei gruppi di ispirazione neofascista. «Internet è un sistema spesso senza filtri – continua – ed è incontrollabile la divulgazione di notizie e messaggi d’odio che spesso raggiungono le fasce più giovani. Chiudere queste pagine non basta, ci sono tanti altri canali, come le chat e i gruppi legati alle tifoserie». Proprio l’ambiente del tifo si prefigura come uno dei luoghi più fertili per la diffusione dell’ideologia di estrema destra. «Nell’ultimo periodo – continua Gatto – gli stadi fungono da cassa di risonanza».

A Varese si è conclusa la scorsa primavera l’esperienza ventennale dei Blood & Honour, ma a luglio è nata una nuova realtà, il gruppo Curva Ultras Varese 19, che ne ha colto il testimone. I numeri dei simpatizzanti di estrema destra nelle tifoserie organizzate sono stimati tra le 500 e le 600 unità, mentre sono circa 150 i soggetti vicini a Do.Ra. (Comunità Militante dei Dodici Raggi), nata nel 2012. Nel 2017 il nome dell’organizzazione balzò agli onori della cronaca in seguito alla perquisizione della sede di Caidate che ha portato all’avvio di un’indagine con l’accusa di volere riorganizzare il partito fascista. «Mentre si attende che la giustizia faccia il suo corso – commenta Gennaro Gatto – l’attività di Do.Ra. non si è fermata, anche dal punto di vista divulgativo con il loro sito sempre attivo e aggiornato». Spazio in cui è stata pubblicata solo una settimana fa la rivendicazione della posa di uno striscione alla Festa della Resistenza organizzata da Anpi alla Schiranna.