ROBERTO CANALI
Cronaca

Fagnano Olona: in bilico le educatrici del nido sotto accusa. "Valutazioni in corso"

Il sindaco: ci riserviamo provvedimenti. Genitori in attesa di una decisione

Un asilo nido

I genitori dell’asilo nido comunale di Fagnano Olona dovranno attendere fino a martedì, al rientro dal lungo ponte del 1 maggio, per sapere se le due insegnanti indagate per maltrattamenti saranno al loro posto o verranno sospese. Il Comune non ha ancora preso alcuna decisione ufficiale anche se in paese non si parla d’altro e la preoccupazione, soprattutto dai genitori, è tanta."Abbiamo appreso della chiusura di indagini preliminari a carico di due educatrici del Fantanido, servizio comunale gestito da Geasc, azienda speciale del Comune – si legge in una nota ufficiale diffusa dal sindaco Marco Baroffio –. Alla luce delle informazioni ufficiali attualmente disponibili, si fa presente che la situazione è attentamente vigilata dai due enti, nell’osservanza dei rispettivi ruoli e competenze. Questa Amministrazione comunale, in merito, si riserva di adottare tempestivamente ogni provvedimento necessario e opportuno per la tutela degli interessi alla cui cura è preposta, in ragione dell’evoluzione della vicenda".

In pratica in municipio stanno cercando di capire come comportarsi perché finora l’unico atto ufficiale è la notifica alle due insegnanti della chiusura delle indagini per il reato di maltrattamenti a carico di minori. Sono state loro stesse a darne alla Geasc, l’azienda speciale del Comune, che a sua volta sta valutando quali provvedimenti prendere a tutela dei bimbi dell’asilo e a garanzia delle stesse insegnanti. Il condizionale è d’obbligo, ma sembra che non ci siano mai state segnalazioni alle colleghe delle due insegnanti indagate, né che qualche genitore abbia ritirato i propri bimbi dall’istituto.

Eppure nel corso delle loro lunghe indagini i carabinieri di Busto Arsizio, che hanno collocato all’interno del nido anche delle telecamere nascoste, hanno documento almeno sette diversi episodi in cui si vedono le due educatrici spintonare, strattonare e addirittura urlare e sculacciare dei bimbi che non hanno neppure tre anni. In un caso una bambina sarebbe stata percossa perché, secondo l’educatrice, non mangiava abbastanza, e un bambino che non voleva dormire afferrato per una gamba, trascinato a letto e poi sculacciato.