
di Sara Giudici
C’è la maestosità del passato industriale saronnese, capace di allestire spazi in cui lavoravano anche 500 persone, ma anche la forza della natura che in vent’anni si è impossessata di pavimenti, pareti e soffitti, colorando di verde i capannoni meglio di un interior design. Questo è lo spettacolo a cui hanno assistito ieri mattina gli under 30 che hanno partecipato alla visita nell’ex Isotta Fraschini, organizzata dalla lista civica Tu@Saronno. "Tra le ragioni che hanno portato alla nascita di Tu@Saronno nel 2009 – spiega il capogruppo Franco Casali - c’era proprio la necessità di mantenere accesa la luce sul tema delle zone dismesse e di fare tutto il possibile per far sì che quest’area non finisse in un vicolo cieco immobiliare, ma potesse diventare il volano per piani di sviluppo più vasti, volti a tracciare il destino del nostro territorio nel prossimo secolo. È in quest’ottica che leggiamo l’operazione portata avanti da Giuseppe Gorla e Angelo Proserpio (che hanno acquistato l’ex Isotta Fraschini con l’obiettivo di farne un bene comune), che ci permette di guardare al futuro con fiducia". A guidare gli under 30 è stato proprio Proserpio, che ha arricchito la visita di tantissime informazioni sulla storia dell’ex Isotta Fraschini, fornendo anche scorci e suggestioni sul futuro dell’area che dovrà dare "redditto inteso come lavoro, possibilità, prospettive, cultura e non una rendita". Tra i temi affrontati, l’integrazione del progetto con le aree dismesse attigue e il resto della città, perché l’obiettivo è anche quello di curare la frattura creata dalla ferrovia nel cuore di Saronno. Tra gli scorci sulle maxi cantine realizzate in tempo di guerra e quelli sui capannoni che sembrano serre tanto cresce rigogliosa la natura, la mattinata è volata e neppure le zanzare sono riuscite a fermare la curiosità e le domande dei presenti.
Non è mancato il riferimento ai tanti professionisti che sono già all’opera per tutta la fase conoscitiva preliminare. "Inizialmente pensavamo di buttare giù tutto – spiega Proserpio - ma visti alcuni spazi di pregio e pieni di suggestioni vorremmo valorizzarli anche per metterli a disposizione della città il prima possibile, magari per eventi culturali e iniziative". Oggi si replica, come cicerone ci sarà Giuseppe Gorla che si occuperà di un gruppo di over 30. "Queste visite guidate - conclude Proserpio – consentono di vedere non solo com’è l’ex Isotta, riappropriandosi di uno spazio fisico della città, ma anche come la natura abbia fatto proprio lo spazio dimenticato per tanti anni dall’uomo". Tra le possibilità offerte ieri agli under 30, quelle di una vista sul quartiere Retrostazione che presto, appena partirà la riqualificazione dell’ex Cemsa, non ci sarà più.