Esorcismi alla figlia “indemoniata“ Genitori condannati per maltrattamenti

Padre e madre avevano assoldato una santona per curare la ragazza affetta da disturbi del comportamento

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di Rosella Formenti

Una vicenda sconcertante, protagonisti due genitori che convinti che la figlia, con disturbi comportamentali, fosse indemoniata l’avevano costretta a subire esorcismi, a partecipare a riti propiziatori e a una serie di altri obblighi, manifestazioni di una religiosità che sconfinava nella superstizione. La coppia si era affidata anche a una "santona" (assolta a luglio dall’accusa di violenza privata) per liberare la figlia dal maligno.

La mamma, 54 anni, e il papà, 62 anni, accusati di maltrattamenti e sequestro di persona, sono stati condannati a un anno e due mesi di reclusione. Nei giorni scorsi il gup Luisa Bovitutti ha depositato le motivazioni della sentenza. Secondo il giudice i due genitori sono "persone psicologicamente fragili che hanno preferito affidarsi alla religione invece che alla scienza per risolvere i loro problemi, attribuendo alla ipotizzata possessione demoniaca della figlia le cause dei loro fallimenti e l’incapacità di gestire il rapporto con lei".

A loro parziale discolpa, il gup riconosce "un vizio di mente", entrambi con un disturbo che ha influito sulla loro capacità di intendere e di volere. I fatti risalgono al periodo tra il 2019 e il 2021, quando arrivarono le prime segnalazioni alla Procura di Busto Arsizio della situazione che la ragazza, all’epoca minorenne, stava vivendo e poi emersa con le indagini condotte dai carabinieri. Un quadro raccapricciante, nel quale una religiosità malata e fanatica si mescolava alla superstizione sfociando nei maltrattamenti verso la figlia che ritenevano posseduta dal demonio.

Quindi la costringevano a pregare continuamente, se non lo faceva veniva punita con la segregazione in uno stanzino, tanto che ai due genitori è stato contestato anche il sequestro di persona. Alla giovane è capitato anche di essere legata al letto mentre veniva cosparsa di acqua santa. Tra gli episodi il tentativo da parte del padre di spezzarle le dita dei piedi affinchè non si dedicasse più alla danza che la ragazza amava ma per i genitori invece era un’altra manifestazione della presenza del maligno. Per la coppia è arrivata la condanna, un anno e due mesi.