
Dottore aggredito da un uomo armato con un paio di forbici
Prima le minacce, poi l’aggressione con un paio di forbici che gli hanno procurato un taglio ad un polso: la vittima è un medico che era di turno al servizio di continuità assistenziale a Gallarate. Identificato dai carabinieri e denunciato l’aggressore, un cinquantenne italiano, senza precedenti, non noto alle forze dell’ordine, e dunque non tra gli sbandati e senzatetto conosciuti invece nell’ambiente ospedaliero gallaratese, che trovano rifugio nei corridoi e nei sotterranei, presenze che già in altri casi hanno creato problemi con i loro comportamenti.
È accaduto il 24 febbraio scorso quando il medico durante il suo turno al servizio di continuità assistenziale che si trova presso l’ospedale si è trovato di fronte alle intemperanze dell’uomo che prima l’ha minacciato e poi l’ha ferito al polso con un paio di forbici. Il sanitario è stato quindi medicato al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate mentre i carabinieri hanno proceduto, dopo la segnalazione, all’identificazione e alla denuncia del cinquantenne. Quanto accaduto riporta l’attenzione sulla necessità di garantire più sicurezza agli operatori sanitari che in troppi casi negli ultimi tempi si sono trovati a dover fronteggiare comportamenti violenti da parte degli utenti.
Per questo gli stessi medici della continuità assistenziale sollecitano interventi per garantire la loro incolumità, si sentono abbandonati a se stessi e a rischio, fanno sapere proprio "la Continuità Assistenziale. Se continueranno a rimanere disattese le richieste di provvedimenti urgenti per la messa in sicurezza del presidio di continuità assistenziale si rischia il servizio a Gallarate per quasi 150 mila abitanti". Negli ultimi anni negli ospedali della provincia di Varese la situazione nei presìdi di pronto soccorso è sempre più pesante per l’aumento di aggressioni fisiche e verbali con minacce e intimidazioni che hanno dovuto affrontare infermieri e medici in prima linea nell’assistenza.