Sesto Calende, inghiottito dal Ticino dopo un tuffo

Senza esito le ricerche di elicottero e sommozzatori dei vigili del fuoco

Le ricerche dell'uomo disperso nel Ticino

Le ricerche dell'uomo disperso nel Ticino

Sesto Calende (Varese), 18 giugno 2019 - La calura, la voglia di bagnarsi dopo qualche ora trascorsa a prendere il sole e poi la corrente del Ticino che non ha perdonato e lo ha trascinato via. Ora i vigili del fuoco, un elicottero e i sommozzatori sono in azione per ritrovarlo. È accaduto intorno alle 19.30 di ieri, a Sesto Calende.

Un uomo, di cui ancora non si conosce l’identità, sarebbe stato visto scomparire tra le correnti del Ticino dopo aver chiesto ripetutamente aiuto a chi era sulla sponda in quegli istanti. A quanto emerso, poco prima era steso sulla riva del fiume a prendere il sole, insieme ad altre persone. Probabilmente si è immerso nelle acque del Ticino per rinfrescarsi, nonostante il divieto di balneazione, venendo poi trascinato via dalle forti correnti. Alcuni testimoni hanno riferito di averlo visto agitare le braccia, gridare in cerca di aiuto e poi scomparire tra i flutti. Immediata la telefonata al 112 da parte di chi lo ha visto in difficoltà. La macchina dei soccorsi si è messa subito in moto. Sul posto dove l’uomo è stato visto scomparire, sono arrivati i vigili del fuoco di Varese, gli specialisti del soccorso acquatico, una squadra dal distaccamento di Somma Lombardo, gli aerosoccorritori del reparto volo Lombardia a bordo del “Drago 80”. Successivamente si sono immersi nel fiume anche i sommozzatori del Nucleo di Milano. L’uomo non è ancora stato ritrovato. La speranza è che possa essere riuscito a mettersi in salvo arrivando in qualche modo a riva, e che sia in attesa di essere individuato. Ma è tutt’altro che escluso che quello a cui i soccorritori si trovano a dare la caccia sia soltanto un corpo senza vita.

Nel giugno 2018 un ventottenne di origini rom rischiò di annegare nello stesso fiume, a Chiappana, ma fu salvato da alcune persone a bordi di un’imbarcazione mentre tentava di raggiungere a nuoto un isolotto. Il luglio successivo invece, un uomo è morto per salvare la figlia di 14 anni e la nipotina di 9, in difficoltà mentre nuotavano nel fiume pochi chilometri più a valle, a Turbigo. Dopo averle trascinate verso la riva e messe in salvo, è stato lui a scomparire tra le correnti del Ticino che non gli hanno dato scampo. Alla scena aveva assistito impotente la sua famiglia.