Denunciati 87 furbetti del reddito di cittadinanza

Sono tutti stranieri: a scoprirli i carabinieri del comando provinciale di Varese al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura di Busto Arsizio

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di Rosella Formenti

Reddito di cittadinanza percepito indebitamente: sono 87 i "furbetti" del sussidio individuati nella provincia di Varese, tutti cittadini stranieri. A scoprirli i carabinieri del comando provinciale di Varese, con la collaborazione degli uomini di tutte le stazioni dell’Arma nel territorio, nell’ambito dell’ articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. Ieri sono scattate le denunce in stato di libertà all’autorità giudiziaria per 87 persone accusate di aver indebitamente percepito il sussidio. Secondo quanto emerso tutti gli extracomunitari coinvolti all’atto della presentazione della documentazione richiesta per la percezione della misura economica, avevano fornito false attestazioni o non erano in possesso dei requisiti previsti per legge. Sono oltre 600 i beneficiari sottoposti dai militari del nucleo investigativo ad attenta verifica da cui sono emersi casi in cui i richiedenti stranieri avevano dichiarato falsamente di essere residenti o domiciliati in Italia da almeno dieci anni, risultando, di fatto, mai esserlo stati ovvero cancellati dall’Anagrafe comunale e dunque dichiarati irreperibili o in altri casi ancora residenti in altre località. Situazioni che sono state ulteriormente approfondite dall’attività dei militari del Nucleo investigativo di Varese, che si sono avvalsi anche dell’ausilio specialistico dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Varese, in definitiva nel complesso è emersa una indebita erogazione di oltre 433mila euro ai danni delle casse dello Stato.

Al vaglio degli inquirenti ora ci sono gli enti attraverso cui sono state presentate le richieste di reddito di cittadinanza, al fine di appurare l’eventuale sussistenza di forme di complicità. Di ogni situazione di indebita percezione accertata è stata informata la Direzione Provinciale Inps per i conseguenti provvedimenti di revoca del beneficio. Prosegue dunque l’attività di contrasto dell’illegalità nell’ambito dell’erogazione del sussidio fornito dalla Stato, misura di sostegno destinato a chi è temporaneamente in difficoltà e prevede anche un percorso di reinserimento lavorativo. Purtroppo nel varesotto i carabinieri avevano già coperto altri casi di furbetti che avevano percepito non avendone i requisiti il sussidio. A novembre 2021 erano stati individuati dai carabinieri 30 furbetti del reddito di cittadinanza. Anche allora si era trattato di stranieri che avevano dichiarato falsamente di risiedere in Italia da più di dieci anni, e quindi percepivano il contributo. L’indagine era partita dai movimenti sospetti accertati all’ufficio postale di Cassano Magnago, dove alcuni riscuotevano il sussidio anche su delega di altri connazionali, stranieri addirittura nemmeno residenti nel Varesotto. Ieri le denunce sono scattate per 87 furbetti ai quali il beneficio sarà revocato.