
Il comandante generale delle Fiamme gialle Saverio Capolupo e il sindaco di Clivio Ida Petrillo
Clivio (Varese), 10 aprile 2015 - Cerimonia in memoria del "buon doganiere di Clivio". Gli uomini del comando provinciale della Guardia di finanza hanno reso omaggio al maresciallo maggiore Luigi Cortile, il militare delle Fiamme gialle morto nel 1945 nel campo di concentramento di Mauthausen che si adoperò per aiutare migliaia di cittadini ad attraversare il confine e sfuggire alle deportazioni nazifasciste.
Al momento di raccoglimento, organizzato al palazzo reale del Comune, hanno partecipato, fra gli altri, il comandante generale della Guardia di finanza Saverio Capolupo, il comandante interregionale per l'Italia nordoccidentale Luciano Carta, il sindaco Ida Petrillo e il prefetto Giorgio Zanzi. Per l'occasione è stata inaugurata una stele dedicata al graduato delle Fiamme gialle scomparso 70 anni fa. In seguito gli è stata dedicata anche la piazza.
Luigi Cortile, nato a Nola, in Campania, nel 1898, fu nominato reggente della dogana di Clivio nel 1935. In seguito all’occupazione tedesca, il militare entrò a far parte dell’organizzazione umanitaria "guidata" da Don Gilberto Pozzi, parroco di Clivio, particolarmente attiva in favore dei profughi ebrei e delle persone perseguitate dai nazifascisti. Con la sua attività offrì aiuto a quanti desideravano espatriare clandestinamente in Svizzera per sfuggire alla caccia degli oppressori.
Un impegno ad altissimo rischio, che si concluse con l'arresto nell'agosto del 1944. Da allora il maresciallo rimase nelle mani dei tedeschi, fino alla morte avvenuta a Mauthausen.
Alla sua memoria, nel 2006, fu concessa la medaglia d'oro al valore civile. Al sottoufficiale è stato dedicato il libro "Luigi Cortile. Il buon doganiere di Clivio. Storia dell’eroico maresciallo della Guardia di finanza che salvò centinaia di ebrei e perseguitati".