Cinquanta ettari di bosco andati in fumo: il rogo ha disorientato anche gli animali

I danni all’ecosistema provocati dall’incendio ad Angera hanno avuto delle conseguenze anche per la fauna selvatica, dalle volpi ai caprioli, ai cervi

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Le fiamme che nei giorni scorsi hanno distrutto 50 ettari del Monte San Quirico ad Angera hanno spaventato anche gli animali, quella fauna selvatica che fa parte del patrimonio della zona collinare che ha subito danni ingenti. Volpi, caprioli, cervi sono stati avvistati vicini alle case e alle strade che possono attraversare all’improvviso". Gli animali – spiega il vicesindaco di Angera Marco Brovelli – sono disorientati e spaesati, può capitare che soprattutto nelle ore serali si avvicinano alle abitazioni e alla strade, invitiamo per questo gli automobilisti a prestare grande attenzione e a moderare la velocità". Alcuni consigli arrivano dall’associazione Anch’io voglio correre, spiegano i volontari"chi ha un orto o un giardino in prossimità dell’area bruciata può creare piccoli rifugi provvisori con pietre e legni e lasciare una ciotola bassa con un po’d’acqua".

Per aiutare in questa prima fase gli animali l’associazione consiglia di lasciare piccole dosi di cibo, ad esempio crocchette (quelle per cani e gatti), un po’ di frutta, anche scarti alimentari in punti ristoro alzati da terra per gli uccelli. Al momento nell’area del Monte San Quirico devastata dal rogo è vietato l’accesso, il provvedimento è stato firmato dai due sindaci, di Angera, Alessandro Paladini Molgora e di Ranco Francesco Cerutti, ordinanza necessaria per motivi di sicurezza in quanto ci potrebbero essere situazioni potenzialmente pericolose come alberi pericolanti. Proseguono nel frattempo le operazioni di bonifica mentre nei prossimi giorni si procederà al censimento del patrimonio arboreo andato distrutto, salva per fortuna l’antica chiesetta di San Quirico.