Fallimento Centrale del latte Varese: nessun acquirente, i beni vanno all’asta

Cala il sipario definitivamente sulla storia del Latte Varese: svanite le speranze di far ripartire la produzione nella centrale di via Uberti

La Centrale del latte di Varese

La Centrale del latte di Varese

Varese, 10 settembre 2022 - Cala il sipario definitivamente sulla storia del Latte Varese: svanite tutte le speranze di far ripartire la produzione nella centrale di via Uberti e riportare sugli scaffali quelle confezioni a cui da molti anni i varesini erano affezionati. Inutili i tentativi di trovare acquirenti e una soluzione salvando lo storico marchio, da parte del direttore Franco Donati e del commissario nominato dal Mise Gian Paolo Carotti. Lo stop della produzione era arrivato il 7 dicembre 2021, da quel momento era cominciata la ricerca di investitori per il rilancio del marchio.

Alcuni imprenditori si sono fatti avanti nei mesi scorsi ma nulla si è concretizzato: troppo oneroso l’impegno economico richiesto tenendo conto anche dell’aumento dei costi dell’energia. "Era una bellissima realtà, ci abbiamo creduto fino all’ultimo – dice il commissario Carotti – ma pesano i rincari di energia e materie prime". Niente da fare dunque, la centrale del latte si avvia allo smantellamento e alla vendita di tutti i macchinari, computer, mobili e immobili che andranno al miglior offerente. Fine dunque di una lunga storia cominciata nel 1933 con la nascita del consorzio, chiamato Società Anonima Cooperativa Pascoli Prealpini, il primo stabilimento in viale Valganna. Nel 1953 viene costruita la seconda centrale, in via Uberti, punto di riferimento degli allevatori locali, la produzione si allarga, con altri prodotti, ma con le difficoltà negli ultimi anni vengono abbandonati, resta il latte, nella sua confezione bianca e azzurra, a cui sono legati i ricordi di tanti varesini. Tutto finisce nel dicembre dello scorso anno.