Castrum e sepolture: la città medievale si svela

Gli scavi a Castelseprio rivelano nuove scoperte sulle presenze longobarde in Italia. Conferme e approfondimenti sui reperti ritrovati, con convegno e visite guidate per far luce sulla storia del sito.

Castrum e sepolture: la città medievale si svela

Il parco archeologico è considerato tra i luoghi più importanti a testimoniare la presenza in Italia dei Longobardi

Continuano a riservare scoperte gli scavi nel parco archeologico di Castelseprio, area dal 2011 Patrimonio Unesco, inserito tra i luoghi più importanti della presenza in Italia dei Longobardi. Ricercatori italiani e stranieri stanno conducendo approfondimenti sui reperti ritrovati di recente, la conferma che il sito archeologico, con i resti dei suoi insediamenti - il Castrum, gli edifici religiosi, le tombe - dimenticati per secoli, riportati alla luce nei primi anni ’50, abbia ancora molto da raccontare. Un’iniziativa importante per conoscere a che punto siano gli studi è, in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, il convegno in programma domani alle 9 a Cairate, all’Auditorium ex chiesa dei Santi Ambrogio e Martino Vescovi (piazza Libertà 10), “Il cammino dell’archeologia. Scavi e ricerche a Castelseprio“. Durante la mattinata saranno presentati i risultati delle più recenti campagne di scavo nell’area. Nel pomeriggio, alle 15,30, visite guidate: accompagnati da un archeologo, sarà possibile visitare il Parco alla scoperta degli edifici della città medievale e degli scavi in corso. Nell’Antiquarium un’antropologa e una restauratrice racconteranno le ricerche e i restauri a Castelseprio. Il parco è un cantiere aperto sulla storia: nei mesi di maggio e giugno si è svolta la quarta campagna di scavi che ha interessato l’area del castello tardo antico e medievale del sito Unesco. Al lavoro i ricercatori della Cattolica di Milano, guidati dalla professoressa Caterina Giostra, e dell’Università di Chieti con il professor Vasco La Salvia, in un progetto inter-universitario coordinato dal professor Gian Pietro Brogiolo. Gli studiosi hanno condotto indagini presso le due sedi del potere nel castello, ottenendo risultati di estremo interesse per la ricostruzione storica del sito.

Alla campagna di scavo presso la sede del potere civile e militare del castrum, area chiave per la comprensione del ruolo strategico e amministrativo del castello dalla tarda antichità al pieno medioevo, hanno partecipato in quattro turni del cantiere-scuola una trentina di studenti e collaboratori, coordinati dai due archeologi professionisti. Questo mese sono invece arrivati la professoressa Alexandra Chavarria dell’Università di Padova con il suo team di studenti coinvolti nel progetto di ricerca interuniversitario “Castelseprio centro di potere“, impegnati nella campagna di scavo alla basilica di San Giovanni, dove nel cimitero sono state individuate nuove sepolture che saranno oggetto di ulteriori studi per scoprire chi erano le persone che abitavano sul castrum tra alto e basso medioevo.

Rosella Formenti