
Un’operazione di disinfestazione nel cassetto di una tapparella
Laveno Mombello (Varese), 9 agosto 2015 - Invasione di calabroni, autoctoni o orientali, nella zona del Verbano. Sono molte in questi giorni le richieste di intervento per la disinfestazione da insetti. Dopo un luglio tutto sommato abbastanza calmo rispetto alle medie degli anni passati, ora anche a causa del caldo sono aumentati i nidi degli imenotteri che «lavorano» a una velocità impressionante e in meno di una settimana formano grosse e popolate colonie. Solo nella giornata du ieri si sono registrate decine di chiamate alla Protezione civile di Laveno Mombello, che è intervenuta a Cerro, a Laveno, a Mombello ma anche nella zona di Brebbia a causa di chiamate allarmate da parte di persone e villeggianti, ma anche da responsabili di enti preoccupati per queste presenze in cassonetti di tapparelle, in canne fumarie e sottotetti, su alberi all’interno dei propri giardini o parchi.
Tanti, anche, si sono rivolti ai vigili del fuoco che però, a parte casi particolari di strutture di rilevanti dimensioni, solitamente girano la chiamata ai volontari in pettorina gialla. Non sono mancate telefonate anche per le micidiali e aggressive «vespe da terra», che scavano sotto terra il nido con tecniche del tutto particolari e sono state responsabili di alcune punture che hanno costretto diverse persone a recarsi al pronto soccorso. Ogni estate non appena le temperature si alzano questi insetti cominciano a creare problemi, alzando il rischio in particolare per i soggetti allergici e come noto per un soggetto allergico la loro presenza è un potenziale pericolo, visto che può provocare lo shock anafilattico.
Quest'anno oltre a calabroni e vespe di casa nostra, nella zona del Verbano è stata accertata la presenze della vespa velutina, conosciuta come «calabrone killer», arrivata recentemente in Italia. Si tratta di una specie cinese di misura leggermente inferiore a quella normale e dal colore più scuro rispetto agli insetti diffusi in Europa. È molto più aggressiva e le sue punture, fra l’altro, più dolorose. Questo imenottero è pericoloso per le persone ma anche per le api dal momento che le mangia, «sbucciandole» quando sono ancora vive. Per il momento, fortunatamente, gli incontri sono stati sporadici. La Protezione civile lavenese, anche nella lotta agli animaletti orientali, usa le tecniche di disinfestazione collaudate da tempo. Dai volontari arriva la raccomandazione alla massima prudenza e a evitare in qualsiasi modo il «fai-da te». è molto meglio chiamare il Comune e chiedere l’intervento del locale gruppo di Protezione civile o il nucleo che è delegato a operare in questi casi.