Busto Arsizio, spacciatori con auto aziendale e Tfr. Chiuse due imprese criminali

Una retta da un italiano, l’altra da maghrebini. Trattavano hashish a quintali e cocaina. Undici gli arresti della polizia di Busto

La polizia di Busto

La polizia di Busto

Busto Arsizio (Varese), 15 giugno 2022 - ​Organizzate come vere e proprie aziende, con tanto di trattamento di fine rapporto e auto – dotate di gps, per seguire le consegne – messe a disposizione dei pusher. La Polizia di Stato di Busto Arsizio ha sgominato due bande di trafficanti e spacciatori di droga. Undici gli arrestati, un dodicesimo indagato sottoposto all’obbligo di firma. Si tratta di undici marocchini e un italiano, tutti domiciliati tra Basso varesotto e Altomilanese. Complessivamente gli agenti hanno sequestrato 150 chili di hascisc e 130 grammi di cocaina, ma vengono contestati agli imputati cessioni di droga per complessivi 275 chili di hascisc e tredici di cocaina. ​Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, sono iniziate nel 2020 prendendo le mosse da un controllo su strada di un’autovettura: ne è nata una complessa attività che, nel corso del tempo, ha fatto individuare i due gruppi di trafficanti e spacciatori che, pur operando autonomamente, gestivano anche "affari" in comune. Il primo gruppo, attivo a Busto Arsizio e dintorni, aveva al suo vertice due fratelli marocchini che, con la collaborazione di loro connazionali in veste di autisti e corrieri erano in grado di rifornire quotidianamente decine e decine di clienti, uno di loro ne calcolava 476. I pusher venivano assunti con precise regole di ingaggio che comprendevano entità dei compensi, vitto e alloggio, orari, assistenza legale e “trattamento di fine rapporto” in caso di arresto, fornitura di “auto aziendale” ed erogazione di finanziamenti per l’acquisto di beni in Marocco.

Il passaggio di mano, a Olgiate Olona, di 15 chili di hascisc, dal primo gruppo al secondo, ha permesso agli investigatori di risalire all’altro nucleo di trafficanti, operante soprattutto nell’Altomilanese, in grado oltre che di trattare cocaina, anche di importare e smerciare quantitativi importanti di hashish. A questo secondo gruppo viene contestato il trasporto di 120 chilogrammi di hascisc e l’importazione dalla Spagna di altri 150. La prima partita di droga è stata sequestrata dalla Polizia Stradale lo scorso mese di settembre, in tangenziale a Milano. Italiano il “corriere” al volante di un’auto presa a noleggio, il trasporto su commissione dei trafficanti marocchini. Il secondo carico è stato intercettato e sequestrato pochi giorni dopo lungo l’autostrada A26, dopo un inseguimento da parte delle pattuglie del Commissariato di Busto Arsizio e della Polizia Stradale iniziato ad Arenzano (Genova) e concluso a Ovada (Alessandria).