ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Busto Arsizio, rissa tra sbandati in stazione

Scatenano il panico, poi la fuga. I cittadini: "Serve un presidio"

Polizia di Busto Arsizio in stazione

varese, 23 settembre 2019 - Ancora una rissa alla stazione in piazza Volontari della libertà a Busto Arsizio, l’ennesimo episodio che suscita allarme tra gli utenti dello scalo FS, i quali già in altre occasioni hanno sollecitato interventi per contrastare la presenza di individui, ubriachi, senzatetto, tossicodipendenti che creano disturbo.

Nel tardo pomeriggio di sabato la rissa è scoppiata in prossimità del binario 1, coinvolti alcuni italiani senza fissa dimora, già notati altre volte nello scalo. Di fronte alla scena alcune persone presenti si sono subito allontanate, una giovane spaventata ha cercato rifugio nell’edicola. I protagonisti della rissa si sono poi allontanati ma tra gli utenti della stazione cresce la preoccupazione per queste presenze. Una settimana fa lo stesso scalo era stato teatro di un’altra rissa, coinvolti italiani, tossicodipendenti e alcuni nordafricani, in quel caso erano intervenuti gli agenti della polizia. Mentre alcuni giorni prima era stato un cittadino ad essere aggredito da una tossicodipendente che voleva soldi. 

Così i pendolari sono tornati a sollecitare un presidio della polizia ferroviaria. «Una struttura importante come quella di Busto Arsizio – dice Ivan Forestieri, dipendente dell’edicola all’interno dell’edificio – non può non avere un posto fisso di polizia. Le forze dell’ordine fanno il massimo, i controlli ci sono, ma avere un presidio fisso indubbiamente aiuterebbe a contrastare queste situazioni». 

Quella tra sabato e domenica è stata invece una notte di controlli da parte dei carabinieri della compagnia di Busto Arsizio, in collaborazione con gli uomini del nucleo dell’Ispettorato del lavoro, i militari sono stati impegnati a contrastare la guida in stato di ebbrezza e a controllare alcuni esercizi pubblici. Il bilancio è di tre patenti ritirate e due denunce per irregolarità in altrettanti locali, uno a Cassano Magnago, l’altro a Cavaria. I controlli hanno permesso di individuare la presenza di quattro lavoratori non in regola e anche di tre immigrati senza permesso di soggiorno. Le sanzioni ammontano a oltre 30 mila euro.