ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Busto Arsizio, la dolce solidarietà di gelaterie e pasticcerie

Garantiti bicchieri monouso per i pazienti del reparto Covid e brioche a colazione per il personale ospedaliero

di Rosella Formenti

Gelatiere e pasticcerie mobilitate per aiutare il reparto Covid dell’ospedale di Busto Arsizio dove attualmente sono una novantina i pazienti ricoverati. Quattro gelaterie; Koki, 16 Gusti, Kali e Ciuen hanno subito risposto all’appello lanciato sulla pagina Facebook da un’infermiera del reparto con una richiesta precisa, la necessità di avere a disposizione bicchierini di cartone, del tipo utilizzato per le granite. I pazienti possono utilizzare solo il bicchierino monouso, il rifornimento garantito dall’azienda ospedaliera di fronte all’aumento dei ricoverati in reparto non era più in grado di soddisfare le esigenze, da qui l’appello via social a cui hanno risposto quattro gelaterie che hanno fatto la donazione inviando numerose scatole con i contenitori. La mobilitazione è stata immediata, a conferma della vicinanza all’ospedale e in particolare al reparto dove sono ricoverati i pazienti Covid, che in poche settimane sono purtroppo aumentati velocemente.

In primavera durante l’emergenza sanitaria il reparto è stato in prima linea e importante è stato il sostegno arrivato dal mondo del volontariato con la sua grande rete di solidarietà. Accanto alle gelaterie ci sono le pasticcerie che offrono ogni giorno un “dolce sostegno” quotidiano, i negozi che producono delizie, Magni, Colombo, Bistrot di Busto Arsizio e Chiara di Olgiate Olona: ogni mattina donano brioche fragranti per la colazione al personale del reparto, un modo speciale per augurare una buona giornata a chi è in prima linea, di nuovo, nella battaglia contro il Covid. Un gesto apprezzato quello delle gelaterie e delle pasticcerie.

"Sentiamo la vicinanza della città – dice un’infermeria – in primavera la generosità della gente, il sostegno dei volontari e delle associazioni ci hanno dato grande forza in una situazione drammatica che nessuno aveva mai conosciuto". E proprio il mondo del volontariato si sta riorganizzando, pronto ad attivarsi qualora la situazione a causa della diffusione del virus dovesse aggravarsi. "Avevamo sperato di aver superato quella dura prova con cui ci siamo confrontati in primavera – dice Mario Cislaghi, coordinatore del tavolo dei volontari delle feste rionali - Purtroppo i dati sono molto preoccupanti, noi ci stiamo preparando a garantire gli aiuti, sia per il personale in ospedale sia per le famiglie a cui guardiamo con particolare attenzione, se la crisi economica si aggrava aumenteranno le richieste di sostegno, ma la città saprà dare di nuovo una dimostrazione del suo cuore generoso".