
La presentazione delle iniziative in programma tra domenica 24 e sabato 30 in collaborazione con biblioteca Roggia, Famiglia Bustocca e Musikademia e con il supporto di alcuni sponsor e la partecipazione di Poste Italiane
BUSTO ARSIZIO – Sono trascorsi 160 anni da quel 30 ottobre 1864, quando re Vittorio Emanuele II firmò il decreto con cui accordava al Comune di Busto Arsizio il titolo di Città. Per celebrare i 160 anni di storia, l’amministrazione comunale, in particolare l’assessorato a Identità e Cultura, ha predisposto un programma di iniziative in collaborazione con alcune realtà culturali del territorio, tra cui la biblioteca Roggia, Famiglia Bustocca, Musikademia, con il supporto di alcuni sponsor.
“È doveroso celebrare questa ricorrenza perché è un tributo alla nostra città e alla nostra comunità: sarà un festeggiamento alla bustocca, sobrio e discreto, con due strumenti culturali, un concerto e un libro che lascerà qualcosa ai cittadini di oggi e ai futuri bustocchi in termini di conoscenza e approfondimento – ha affermato l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli –. Sarà un’occasione molto speciale per conoscere aspetti inediti e curiosi su Busto Arsizio: invito tutti a partecipare per manifestare il senso di appartenenza alla nostra città, un attaccamento non cieco, ma consapevole. Busto merita di essere riconosciuta sia da chi ci è nato sia da chi l’ha scelta per vivere. E invito anche chi risiede fuori città a venire a fare una visita guidata alla scoperta delle nostre bellezze”.
L’importanza della ricorrenza è stata sottolineata anche dalla presidente del consiglio comunale Laura Rogora: “160 anni di storia meritano di essere celebrati, conoscere il passato ci può offrire uno spunto di riflessione per affrontare il presente e il futuro: dalle radici possiamo sempre imparare”. Il programma prevede domenica 24 alle 17 al Teatro Sociale il concerto a cura di Musikademia con l’Orchestra Du.Ca., diretta dal maestro Davide Bontempo, omaggio a Busto Arsizio all’insegna della musica italiana, dal barocco al primo Novecento.
Il secondo momento sarà sabato 30 alla Sala Tramogge dei Molini Marzoli: alle 16,30 l’annullo filatelico con timbro speciale realizzato in esclusiva per l’anniversario della città e cerimonia della bollatura a cura di Poste Italiane, cui seguirà alle 17 la presentazione della ristampa del volume di Antonio Crespi Castoldi, “De oppido Busti relations - Storia di Busto e le relazioni”, a cura della Famiglia Bustocca, editore Nomos, testo in latino di Antonio Crespi Castoldi (1614), traduzione di Luigi Belotti (1927). La nuova edizione permetterà una consultazione più agevole del testo. Va ricordato che un’opera ricorda quel riconoscimento, è la fontana monumento in piazza Garibaldi, progetto dello scultore Giuseppe Rebesco, realizzata nel 1964 in occasione dei 100 anni dell’elevazione a città e impreziosita con un bassorilievo che rappresenta i tre valori fondanti della comunità bustese: lavoro, famiglia e fede.