ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Busto Arsizio, casa famiglia lager: minori maltrattati e costretti a vivere in un seminterrato

Condannati padre, madre e figlio gestori della struttura che avrebbe dovuto accogliere e curare i ragazzini tolti alle famiglie. Invece venivano ridotti in schiavitù

Le indagini sui minori maltrattati sono state svolte dalla squadra mobile della Polizia

Busto Arsizio, 26 aprile 2023 – Condannati i gestori di una casa famiglia con sede in un comune della provincia di Varese, per padre, madre e figlio pene che vanno dai due ai tre anni. La misura è stata presa a conclusione delle indagini condotte dalla Polizia di Stato di Varese e coordinate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio. I condannati sono stati riconosciuti colpevoli, a seguito della sentenza di applicazione pena, dei reati di maltrattamenti in famiglia continuati e pluriaggravati, in quanto commessi ai danni dei minori ospiti della comunità, tra cui una persona disabile. L’attività investigativa effettuata dagli agenti della squadra mobile ha avuto origine dalla segnalazione di alcune anomalie da parte di soggetti che frequentato la casa-famiglia per lavoro e per volontariato.

Le vittime

Le parti offese sono 17: tutti minori che negli anni erano stati collocati nella struttura a causa di situazioni familiari complicate. Lì hanno subito maltrattamenti psicologici e fisici, offesi nel decoro e nella dignità, sono stati costretti a condizioni di vita penose, vivendo in un locale seminterrato non adeguatamente riscaldato e privo di luce naturale, inoltre mangiavano anche cibo scaduto o scarti dei pasti dei gestori della casa-famiglia ed erano obbligati a pulire pure le zone della casa dove vivevano i gestori della struttura.

La sentenza

Nei giorni scorsi il Tribunale di Busto Arsizio ha emesso la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, condannando gli imputati. Al padre, due anni di reclusione con pena sospesa, alla madre due anni e sei mesi di reclusione convertiti in lavori di pubblica utilità, al figlio, tre anni di reclusione convertiti in lavori di pubblica utilità. La casa-famiglia è stata definitivamente chiusa.