Malnate, tour al Birrificio Sociale: il sogno si nutre non di solo luppolo

Il progetto di inclusione è un banco di vendita al campo sportivo

SUCCESSO Birrificio Sociale  di Malnate: birra e gadget  in vendita  al palazzetto dello sport

SUCCESSO Birrificio Sociale di Malnate: birra e gadget in vendita al palazzetto dello sport

Malnate, 28 gennaio 2018 - Un sogno che ha mosso i primi passi lo scorso 25 novembre e che da quel momento non si è più fermato. Il Birrificio Sociale di Malnate oggi guarda oltre i confini del Comune che gli ha dato i natali. Il “banchetto” che ogni sabato puntuale arriva al campo sportivo malnatese è diventato via via un punto di riferimento per gli appassionati di birra di tutta la zona. Tanto che oggi questa “mini” realtà così attenta al sociale, che ha stretto “alleanze” importanti per progetti di collaborazione e inclusione da quando ha “stappato” la prima bottiglia, guarda oltre. Precisamente al resto della provincia di Varese. Per ora. Il Birrificio Sociale di Malnate nasce dalla passione di due amici: Thomas e Luca. Oggi sono circa una decina i “collaboratori” al sogno. «Quasi a titolo di volontariato per tutti – spiega Thomas Mentasti, uno dei due fondatori – ma siamo in crescita. La nostra birra piace e questo è decisamente il passo più importante».

L’idea di partenza è tanto semplice quanto ammirevole, la birra, prodotta in collaborazione col birrificio Serrastorta di Buscate, in provincia di Milano, è servita a autofinanziare la creazione del micro-birrificio, dove, grazie al fondamentale aiuto di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate, è stata stabilita la produzione. La gestione di questo laboratorio artigianale viene portata avanti sotto forma di cooperativa sociale, con l’ovvio scopo, non di redistribuire i guadagni ai singoli soci, ma di creare un fondo per lo sviluppo dell’attività stessa e del finanziamento di altre imprese o iniziative dallo spiccato carattere sociale. Un “esperimento” riuscito. «Oggi iniziamo a essere presenti in alcuni locali della zona – spiega Mentasti – stiamo cercando di raggiungere anche bar e esercizio commerciali di Varese per poter ampliare il bacino di utenza». Tutto grazie al passa parola. «In molti dopo aver assaggiato la nostra birra hanno iniziato a chiederla nel bar che frequentano – spiega Mentasti – di qui l’idea di affidarci a una serie di “agenti volontari”. L’idea, anche in questo caso, è semplice ma efficace. Agenti volontari sono estimatori della birra di Malnate che la ordinano nei locali che frequentano. Alla decima richiesta “inevasa” l’esercente potrebbe convincersi ad assaggiarla e quindi a metterla in lista. Un modo semplice per sostenere un’attività dall’alto valore sociale. «Abbiamo collaborato con l’associazione Finestra di Malnate, che offre sostegno a ragazzi con disabilità – spiega Mentasti – I ragazzi hanno “vestito” la nostra birra di Natale. Un modo per dare loro la possibilità di inserirsi in una realtà produttiva. Lo scopo del Birrificio Sociale è questo».