Inceneritore, comitato furioso: "Aspettiamo ancora risposte sull’indagine epidemiologica"

Il fronte di cittadini che si oppone all’impianto di Borsano è tornato alla carica: "Dopo dieci mesi non sappiamo se sia in corso, vogliamo sapere se la nostra salute è a rischio" .

Il fronte di cittadini che si oppone all’impianto di Borsano è tornato alla carica

Il fronte di cittadini che si oppone all’impianto di Borsano è tornato alla carica

Che fine ha fatto l’indagine epidemiologica? Il Comitato No Inceneritore riporta l’argomento sul tavolo, sollecitando l’amministrazione comunale. "Sono passati esattamente 10 mesi o 305 giorni dalla data del 1 luglio 2023 – ricordano i rappresentati del Comitato – quel giorno il sindaco informava che le Asst addette avrebbero consegnato alla città di Busto Arsizio e alla valutazione dell’esperto Paolo Crosignani, i risultati di un’indagine epidemiologica sugli eventuali danni alla salute provocati dal funzionamento dell’ultra cinquantenario inceneritore di Busto Arsizio che si intende far operare per almeno un altro trentennio".

Nel piano industriale di Neutalia, che gestisce l’impianto nel quartiere di Borsano, sono previsti investimenti per oltre 100 milioni di euro e il prolungamento dell’attività in via Arconate. Continuano: "Non si tratta di banali statistiche, di numeri da leggere e da dimenticare il giorno dopo, ma delle possibili conseguenze sulla nostra salute, sulla salute dei nostri figli, dei nostri nipoti, dei nostri anziani". Quindi fanno rilevare con amarezza: "Non è arrivato ciò che si erano impegnati a fare organismi pubblici che dovrebbero essere al nostro servizio per la tutela di tutti. Di più, i garanti della nostra salute. Ma dopo 10 mesi o 305 giorni, non viene neppure indicata una nuova data, né si sa con certezza se sia almeno in corso. Che fare?: "Abbiamo sentito da più d’uno, e da persone con funzioni e responsabilità diverse, la frase: “non si può fare niente, neppure ti rispondono”. Ebbene la rassegnazione su faccende che riguardano la vita delle persone che amiamo, sottolineata dalla frase, “non si può fare niente” è il chiaro indice di un’epoca buia, e resa ancora più buia dal fatto che trasforma uomini e donne in personaggi rassegnati. Noi del Comitato No inceneritore di Busto Arsizio diciamo no a questo modo di pensare e si alla tutela della salute sempre e comunque prima di ogni business".

Ricorda Emanuele Fiore, consigliere comunale (Gruppo Misto) e tra i fondatori del Comitato, "ho presentato tre interrogazioni per sapere a che punto siamo con l’indagine epidemiologica, rilancio la domanda: a che punto siamo?". La domanda è in attesa di risposta.