ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Basta incidenti a Sacconago. Al via i lavori della rotonda all’incrocio ad alto rischio

Un intervento da 460mila euro finanziato con fondi regionali del Piano Lombardia. Il tempo previsto per completare l’opera nel tratto pericoloso è di circa quattro mesi.

Basta incidenti a Sacconago. Al via i lavori della rotonda all’incrocio ad alto rischio

Basta incidenti a Sacconago. Al via i lavori della rotonda all’incrocio ad alto rischio

Al via i lavori che renderanno definitiva la rotonda all’incrocio tra via Ferrario e via Massari Marzoli, nella zona industriale di Sacconago, uno dei punti ritenuti più pericolosi, teatro di incidenti molto gravi e per questo in passato è stata più volte sollecitata la rotatoria, obiettivo garantire più sicurezza. Già dal mese di febbraio di quest’anno è in funzione quella provvisoria, disegnata con i blocchi di "new jersey", che è servita per la fase di sperimentazione per valutare eventuali correttivi e miglioramenti, ora si passa alla realizzazione dell’opera in modo definitivo, un intervento da 460 mila euro finanziato con fondi regionali del Piano Lombardia. Il tempo previsto per i lavori è di circa quattro mesi per completare l’opera, secondo l’ordinanza che istituisce i provvedimenti viabilistici conseguenti al cantiere, come annunciato da Agesp Attività Strumentali,dovrebbero proseguire fino al 15 marzo 2024. I disagi alla circolazione saranno limitati all’incrocio interessato, con le deviazioni previste sui viali della zona industriale. Con questo intervento dunque si risolve un’altra situazione viabilistica ritenuta pericolosa in un’area dove il traffico è intenso per la presenza di molte attività industriali, a conferma dell’impegno del Comune e dell’assessorato alla Mobilità guidato da Salvatore Loschiavo per portare miglioramenti epiù sicurezza. Nei giorni scorsi sono stati annunciati ritocchi al ticket della sosta su strada, in vigore dal prossimo anno. L’obiettivo è "favorire la sosta in struttura rispetto a quella in strada, allo scopo di decongestionare e liberare lo spazio pubblico in punti critici, così da restituire maggiore sicurezza a tutti gli utenti della strada, specialmente i più fragili", spiega Loschiavo che di recente ha partecipato a Bruxelles alla due giorni di confronto sui progetti di mobilità tra le 67 città europee.