
La corsa per Palazzo Estense si arricchisce di un nuovo contendente: è Azione, il partito fondato da Carlo Calenda, che da alcuni mesi si è strutturato sul territorio. Il movimento ha deciso di correre in autonomia, in alternativa alle due principali coalizioni in lizza. "Non siamo schierati né col centrodestra, né col centrosinistra – spiega Giancarlo Pignone (foto), responsabile organizzativo regionale – Presenteremo una nostra lista e valuteremo le migliori alleanze". Azione ha aperto un dialogo con civiche e altre formazioni politiche per costituire un polo che unisca varie sensibilità. "Pensiamo di costruire insieme ad altre realtà il cosiddetto fronte repubblicano già evocato da Calenda – continua Pignone – che raccoglie le vecchie famiglie della politica italiana, come socialisti, popolari e riformisti".
Da questo confronto uscirà la scelta del candidato sindaco. Azione sta lavorando anche alla definizione dei componenti della lista e alla stesura del programma, per cui sono già attivi tavoli di lavoro. Il partito ha anche commissionato un sondaggio, che ha chiamato in causa circa un migliaio di varesini. "Un elettore su tre è disposto a considerare Azione per la propria preferenza di voto", osserva Pignone. Dalla ricerca emerge che il movimento è conosciuto dal 43% dei varesini, soprattutto tra chi ha più di 55 anni. Molte persone invece ancora non sanno che si voterà in primavera. Infine uno sguardo agli avversari: per Pignone Galimberti si è dimostrato assente nella vicenda Covid e Maroni sembra addirittura essere in letargo.
L.C.