ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Gavirate, asilo degli orrori: è colpevole anche la cuoca

La titolare era già stata condannata per maltrattamenti nei confronti dei bambini strattonati presi per il collo picchiati con le ciabatte

Un frame tratto dal video nell'inchiesta sui maltrattamenti all'asilo di Gavirate

Un frame tratto dal video nell'inchiesta sui maltrattamenti all'asilo di Gavirate

Varese, 13 febbraio 2025 - Condannata a tre anni di reclusione la cuoca dell’asilo nido privato “Imparare è un gioco“ di Gavirate, chiuso nel 2018, al termine delle indagini condotte dai carabinieri di Besozzo per maltrattamenti nei confronti di trenta bambini.

La titolare 

Nel 2019 la titolare era già stata condannata con rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi, pena poi ridotta di un anno in appello nel dicembre 2021. Ieri in tribunale a Varese è arrivata la seconda sentenza di condanna in primo grado per la collaboratrice, una donna di 46 anni.

Il pm aveva chiesto tre anni di reclusione, la difesa invece l’assoluzione sostenendo che, non avendo una “posizione di garanzia” (non essendo un’educatrice), la donna non aveva alcun dovere di intervenire in caso di comportamenti scorretti della titolare. La donna dovrà anche risarcire i danni: l’indennizzo è stato quantificato in 5.000 euro per ciascuna delle 15 famiglie, che si sono costituite parte civile.

Genitori e bambini sfilano per Gavirate
Genitori e bambini sfilano per Gavirate

Le indagini

Le indagini, che avevano portato alla scoperta dei maltrattamenti, erano partite dalla denuncia di alcuni genitori, preoccupati dai comportamenti che notavano nei loro figli prima di andare all’asilo. L’attività investigativa era stata condotta dai carabinieri di Besozzo, che posizionarono videocamere nell’asilo privato, situato in pieno centro: furono decine gli episodi di maltrattamento fisico e psicologico, documentati dalle immagini. Ad alcuni bambini venivano lanciate ciabatte, altri erano strattonati, presi per il collo o insultati.