Arriva la “Civil week” Laboratori d’arte nel parco della residenza disabili

"Vogliamo far conoscere il nostro lavoro e incontrare il territorio". Così Francesca Clapis, coordinatrice della struttura di Fondazione Don Gnocchi. .

Arriva la “Civil week”  Laboratori d’arte nel parco  della residenza disabili

Arriva la “Civil week” Laboratori d’arte nel parco della residenza disabili

di Silvia Vignati

"Vogliamo far conoscere la nostra struttura, il nostro lavoro, il nostro bellissimo parco, vogliamo incontrare il territorio". Francesca Clapis è la coordinatrice della Rsd (Residenza sanitaria disabili) della Fondazione Don Gnocchi, di via Ferraris. E’ con le finalità sopra descritte che la Fondazione ha organizzato due laboratori artistici gratuiti per la giornata di sabato 6 maggio, nell’ambito dell’edizione 2023 della "Civil week" (le iscrizioni sono già aperte). Il primo laboratorio sarà al mattino, dalle 10 alle 12, e si terrà nel parco della Fondazione di fronte alla Rsd La Sequoia. Ha per titolo “ArtisticaMente”, è rivolto a bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni e basato su un’attività artistica volta a fornire una nuova modalità di relazione ed espressione di sé, in un ambiente che apre la mente.

Il laboratorio sarà l’occasione per mettersi in gioco e sperimentare l’arte e il colore come nuova forma di linguaggio, sollecitare e attivare emozioni, schemi logici e memorie. Con l’utilizzo di materiale di vario genere, i bambini e i ragazzini del laboratorio verranno accompagnati in un’esperienza espressiva e relazionale. Avranno inoltre modo di sperimentarsi con tecniche innovative, mediante materiali forniti dalla struttura, incontrando nel contempo gli utenti della Rsd, con cui condivideranno un momento ricreativo, con l’obiettivo di conoscere una realtà diversa e arricchirsi a livello personale.

Nel pomeriggio toccherà agli adulti. Dalle 15 alle 17, sempre nel parco di fronte alla Sequoia, ci sarà un evento dal titolo "Apriamo le porte all’arte e non solo". Gli ospiti disabili proporranno un’attività laboratoriale volta a fornire una conoscenza storica e inclusiva, rispetto a quello che il parco della struttura offre in termini di possibilità e di relazione. Mediante racconti, video, foto, verrà presentata la storia, fino a oggi, del luogo in cui i ragazzi sono inseriti: il tutto affiancato da un laboratorio per mettersi "in gioco" tramite i colori. La Sequoia accoglie una ventina di persone con disabilità grave eo gravissima, dai 30 ai 65 anni, che per le particolari patologie non sono nelle condizioni di frequentare Centri diurni, né di restare nella propria casa. "Vogliamo dare un senso alla parola inclusione, creare occasione di vera integrazione, condividendo la bellezza della natura e le capacità dei nostri ospiti", conclude Clapis.