Apre la prima ricicleria di Busto Abiti e lavatrici per i più poveri

La struttura a disposizione di chi vorrà disfarsi di oggetti che possono tornare a essere utilizzati

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di Rosella Formenti

Ancora una settimana e poi il prossimo 7 febbraio presso il Centro Multiraccolta di Via Tosi aprirà il primo "Centro del Riuso" comunale della città, atteso dai cittadini, un punto presso il quale sarà possibile conferire beni di consumo ancora in buono stato e funzionanti che potranno, quindi, essere efficacemente riutilizzati. In un ambito di riduzione dell’impatto ambientale legato alla gestione dei rifiuti, una struttura di questo tipo ha l’obiettivo di prevenire lo spreco delle risorse con la promozione di un uso razionale delle stesse, prolungando il ciclo vitale dei beni in un’ottica di orientamento verso l’economia circolare. Dunque al Centro del Riuso, il cui accesso è consentito solo ai cittadini residenti all’interno del comune di Busto Arsizio, potranno essere portati oggetti di vario tipo (mobili e elementi di arredo, elettrodomestici, vestiario, libri, utensili per lavori domestici e di giardinaggio, oggetti per sport e svago, stoviglie e suppellettili, passeggini, ecc.) che si trovino ancora in un buono stato (anche dal punto di vista igienico) e che funzionino ancora per gli usi, gli scopi e le finalità originarie senza dover subire manutenzioni.

I beni verranno conferiti gratuitamente, mentre per l’acquisto degli stessi l’acquirente dovrà provvedere al pagamento, secondo l’elenco prezzi definito e disponibile direttamente sul posto oltre che sul sito internet di Agesp di un importo, seppur simbolico, che sarà unicamente utilizzato per la normale gestione del Centro del Riuso. Sarà aperto tre giorni alla settimana, mercoledì, venerdì e sabato dalle 8 alle 14. "Abbiamo lavorato per realizzare un sistema circolare virtuoso che può contribuire aridurre gli sprechi e la quantità di rifiuti da smaltire – afferma il consigliere delegato all’Ambiente Orazio Tallarida –. Oltre a contribuire alla tutela dell’ambiente, non si dimentichi l’aspetto sociale: i cittadini meno abbienti avranno la possibilità di acquisto, a prezzi contenuti, di beni di consumo usati, ma funzionanti e in condizioni di essere efficacemente riutilizzati".