
Busto arsizio, 19 luglio 2014 - E' giallo in una casa di riposo a Busto Arsizio, la casa albergo "Borri" che fa capo all’istituto "La Provvidenza": una donna di 92 anni, Piera Armiraglio, è stata trovata priva di vita l’altra mattina da un’inserviente: la donna era a terra, in una pozza di sangue, e sul cranio, stando a una prima analisi sommaria del cadavere, presentava due ferite ai lati opposti. La Procura di Busto Arsizio ha così deciso di aprire un fascicolo contro ignoti indagando per omicidio. L'attività investigativa è condotta dai carabinieri di Busto Arsizio, che stanno lavorando per fare piena luce su un episodio tragico che si è inevitabilmente tinto di giallo con l’avvio dell’indagine: il sostituto procuratore della Repubblica, Francesca Gentilini, non esclude quindi l’ipotesi che la morte dell’anziana non sia riconducibile a una caduta fatale, provocata magari da un malore improvviso, come era parso invece in un primo momento. Risposte utili a dissolvere il mistero arriveranno dall’esame autoptico, eseguito ieri nel massimo riserbo dal medico legale Maria Luisa Pennuto.
L'anziana, nel momento in cui è stata trovata al mattino da un’inserviente già cadavere, presentava appunto quelle due ferite alla testa ed era in una pozza di sangue. Sembra che il decesso risalisse a qualche ora prima del ritrovamento. Inevitabilmente la vicenda sta suscitando grande sconcerto in città, anche perché l’Istituto "La Provvidenza", a cui fa capo la casa albergo Borri, è una storica struttura per anziani di Busto Arsizio, da alcuni mesi al centro di un’altra indagine per presunti maltrattamenti che si sarebbero consumati al suo interno nei confronti di alcuni anziani ospiti: al momento gli indagati in questa vicenda sarebbero una quarantina tra medici e personale assistenziale.
Nell'istituto sono ricoverati una ventina di anziani per i quali l’Amministrazione comunale garantisce l’integrazione della retta. "Non abbiamo mai avuto problemi con l’istituto La Provvidenza. Se ci sono delle responsabilità vengano definite al più presto per ridare serenità all’ambiente e a chi all’interno da sempre opera con coscienza. Noi continuiamo ad avere massima fiducia nell’istituto", spiega l’assessore ai Servizi sociali, Mario Cislaghi.
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