REDAZIONE VARESE

Angera, restyling alla Rocca: via la calce, spuntano gli affreschi

Importante opera di riqualficazione nell’antico castello Borromeo a picco sul lago. Dopo cinque secoli riemergono le colorate tappezzerie medievali

Una panoramica della rocca di Angera

Angera (Varese), 21 febbraio 2016 - Quando, il prossimo 18 marzo, la Rocca Borromeo di Angera riaprirà alle visite, offrirà non poche sorprese. Pensando a questa nuova funzione, ma anche e soprattutto al continuo flusso di turisti che scelgono la Rocca per una visita indimenticabile, da alcuni anni i principi Borromeo stanno compiendo importanti investimenti per il restauro e la messa a norma dell’antico castello di famiglia. Tra i più recenti, la ripresa dell’originale Giardino medievale ai piedi della Rocca, a circondare l’antica chiesa del complesso. All’interno del castello, invece, è stato portato a termine il restauro, molto impegnativo, dell’importante ciclo affrescato della Sala della Giustizia, uno dei più importanti esempi del gotico internazionale in terra lombarda.

Ma l'équipe guidata dalla restauratrice Carlotta Beccaria è da mesi impegnata in un’altra impresa destinata a mutare il volto degli ampi saloni della parte viscontea della Rocca. Quelli che sino a ieri si presentavano come severi ambienti resi asettici da molte mani di calce sovrappostesi nei secoli, torneranno infatti ad essere l’allegro caleidoscopio di colori sui quali rinfrangevano - creando singolari effetti - le lame di luce riflesse dalle acque del Lago Maggiore. Così, dopo mezzo millennio i grandi ambienti trecenteschi della Rocca stanno riprendendo il loro aspetto originario. Stanno infatti riemergendo le preziose e coloratissime tappezzerie affrescate medievali che per motivi igienici, probabilmente come mezzo di difesa dalla grande peste seicentesca, erano state ricoperte da una serie di strati di calce.

Vitaliano Borromeo ha dato inoltre il via al recupero dell’ala scaligera, la più antica della Rocca. Qui saranno ripristinati ampi ambienti destinati a ospitare esposizioni ed eventi temporanei. Sino ad oggi la Rocca appariva come la gemma minore del circuito dei cosiddetti paradisi Borromei sul Lago Maggiore, circuito composto - oltre che dalla Rocca Borromeo di Angera - dall’Isola Bella e dall’Isola Madre e, più a nord, dai castelli di Cannero, ma gradualmente questo immenso patrimonio d’arte e di storia verrà restaurato e valorizzato per volontà della famiglia Borromeo, al fine di preservare una grande storia e continuare ad essere all’altezza di una grande tradizione di accoglienza.

"Siamo felici di questo restyling - ha commentato il sindaco di Angera, Alessandro Paladini Molgora -, e confidiamo anche nell’illuminazione della parte di Rocca che guarda la città, come la famiglia Borromeo parrebbe intenzionata a fare". Ma in cantiere c’è dell’altro, ed è lo stesso primo cittadino a svelare i progetti futuri legati all’antico castello, scelto spesso e volentieri come sede di matrimoni vip (i nobili "di famiglia" Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi o anche il calciatore Riccardo Montolivo e la showgirl Cristina De Pin): "Siamo in contatto con i Borromeo perché vorremmo realizzare iniziative comuni di promozione del territorio. La Regione, infatti, ha stanziato dei fondi per il progetto "Do you lake?", iniziativa legata principalmente alle attività sportive che però noi vorremo estendere anche a percorsi di interesse culturale ed enogastronomico. Fra le varie proposte che abbiamo pensato spicca quella relativa alla Rocca Borromeo: a breve dovrei incontrarmi con la famiglia per iniziare a pianificare un progetto destinato a valorizzare ulteriormente l’antico castello e il territorio tutto".