Angera e i primi settant’anni da “città”: la festa diventa un pic-nic

Per ricordare l’anniversario, è stata coinvolta l’intera comunità.

I festeggiamenti si sono tenuti anche sulla collina di San Quirico devastata due anni fa da un rogo e ora completamente risanata

I festeggiamenti si sono tenuti anche sulla collina di San Quirico devastata due anni fa da un rogo e ora completamente risanata

Angera  (Varese), 22 aprile 2024 –  Dal 1954 Angera è una città. Per ricordare l’anniversario, è stata coinvolta l’intera comunità. Un’occasione per rendere omaggio a una figura fondamentale come Ambrogina Brovelli: "È riuscita con le sue sole forze, ma soprattutto con la sua idea, a riportare il titolo onorifico ad Angera, che era già città nel 1400 ma nel tempo aveva perduto l’appellativo – le parole del sindaco Marcella Androni –. Per questo le dedichiamo la sala del Consiglio comunale, rimasta senza nome forse in attesa di questo momento".

Presenti alla cerimonia gli ex sindaci Alessandro Paladini Molgora, Magda Cogliati, Sergio Brentan. Ambrogina Brovelli, partigiana, governante in una famiglia benestante, era appassionata di libri e storia. "Quando smise di lavorare – ha ricordato Androni – cominciò a frequentare la Biblioteca Ambrosiana, dove trovò l’atto ufficiale con cui nel 1497 Ludovico il Moro dava il titolo di città ad Angera" .

Quella scoperta fu il primo passo per l’iter che portò al decreto con il riconoscimento del 20 aprile 1954. Per l’anniversario è stata allestita la mostra fotografica “Angera – Settant’anni di noi“ con gli scatti forniti da Nello Grossi; mentre l’associazione Vivi Angera ha presentato un libro edito per l’occasione. Ieri la seconda giornata dei festeggiamenti con il pic nic sulla collina di San Quirico, devastata due anni fa da un rogo e risanata. "Un luogo significativo, un bene comune prezioso", ha sottolineato Milo Manica, vicesindaco delegato all’Ambiente.