ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Negozi di vicinato in crisi, in bilancio nuovi sostegni. E arrivano 50 domande

Busto Arsizio approva la variante a favore delle botteghe di quartiere. Per i 48mila euro di fondi regionali sono arrivate 50 domande ora al vaglio

Un negozio del centro

Busto Arsizio, 27 luglio 2021 - Confermata l’attenzione nei confronti del commercio da parte dell’Amministrazione comunale che durante la pandemia ha sempre cercato di sostenere le attività. Un segnale importante è arrivato con l’approvazione della variante di bilancio che mette sul tavolo altri 41mila euro a favore dei negozi di vicinato che hanno sede fuori dal perimetro del Distretto urbano del commercio, quindi nei quartieri, per i quali il Comune ha attivato alcuni mesi fa un bando dedicato.

«Su 103 domande presentate e ritenute ammissibili – spiega l’assessore allo Sviluppo del territorio e vicesindaco Manuela Maffioli – 70 erano già state “premiate“ e in buona parte liquidate con 100mila euro stanziati nel primo bando “Extra DUC“; 33 rimanevano scoperte, quindi come assessorato abbiamo chiesto una dotazione finanziaria ulteriore. Aumentando il budget, andiamo a soddisfare tutte le richieste". Nessun negozio in regola con i requisiti del bando rimarrà quindi senza le risorse promesse (contributo massimo 1.500 euro).

Nel frattempo si è chiuso anche il bando DUC – 2, riservato alle attività dentro il perimetro del Distretto: a disposizione ancora 48mila euro di fondi regionali, non utilizzati nel primo bando: al Comune sono arrivate oltre 50 domande, ora al vaglio. Il commercio lentamente si sta riprendendo, qualche segnale positivo lo si avverte, per questo in sede di assemblea dei commercianti il presidente di Ascom Rudy Collini ha esortato i titolari delle attività a resistere: "Non dobbiamo arrenderci ma rialzarci, abbiamo affrontato in questi mesi difficoltà che nessuno poteva immaginare, lo dobbiamo a chi per il Covid non è più tra noi".

Il pensiero è rivolto a Peppino Tagliabue, lo storico edicolante, sempre presente in associazione per mezzo secolo, tra le vittime della pandemia. "È stato un esempio", ha sottolineato Collini. Il timore è che nei prossimi mesi, terminate le forme di aiuto, i commercianti valutino l’ipotesi di chiudere l’attività.