REDAZIONE VARESE

Varese, inchiesta insabbiata su clinica privata: il pm Abate imputato per abuso ufficio

Il gip: "Condotte attive e omissive". Lo stesso magistrato era finito nella bufera per i casi Lidia Macchi e Giuseppe Uva

Agostino Abate

Varese, 25 marzo 2019 -Il gip di Brescia Carlo Bianchetti ha ordinato l'imputazione coatta per abuso d'ufficio a carico dell'ex pm di Varese Agostino Abate, ora giudice civile a Como, accusato di non avere approfondito e, dunque, dell' «insabbiamento» dell'indagine a carico dei fratelli Enrico, Antonio, Michele e Sofia Riva, sul mancato pagamento di imposte della loro clinica 'La Quietè.

Il gip, nel respingere la richiesta di archiviazione del pm, ha parlato di «condotte attive e omissive» da parte di Abate, che non iscrisse nel registro degli indagati i Riva, denunciati nel 2010 erano per non avere pagato tasse, contributi e sanzioni per 3,3 milioni di euro. Nel provvedimento si legge che Abate - già trasferito d'ufficio dal Csm nel maggio 2017 per la sua gestione con «gravi inerzie» dell'inchiesta sull'omicidio di Lidia Macchi, avvenuto nel 1987, e anche coinvolto in un'altra vicenda disciplinare per le indagini sulla morte di Giuseppe Uva - aveva voluto occuparsi direttamente del fascicolo, assegnato inizialmente ad un altro pm.

E tutto ciò per impedire che «altri colleghi potessero fare quello che lui evidentemente non voleva», ossia «perseguire i fratelli Riva». L'«illecito risultato», si legge nel provvedimento del gip, fu «effettivamente conseguito» poiché i reati «sono definitivamente estinti per prescrizione». Ora la Procura di Brescia dovrà formulare la richiesta di rinvio a giudizio a carico di Abate