A quota duecento le richieste di aiuto lanciate in un anno (+20%)

A Legnano, aumento del 20,25% delle richieste di aiuto al Centro antiviolenza di Filo Rosa Auser nel 2023. Donne italiane tra i 41 e i 60 anni le più coinvolte, con prevalenza di violenza psicologica.

A quota duecento le richieste di aiuto lanciate in un anno (+20%)

A quota duecento le richieste di aiuto lanciate in un anno (+20%)

Quasi 200 richieste di aiuto in un anno, che si sono trasformate in 139 prese in carico: a fornire un quadro ancora più preciso del fenomeno era stata, solo un paio di settimane fa, Antonella Manfrin (foto), coordinatrice del Centro antiviolenza di Filo Rosa Auser, che si occupa del territorio del Legnanese e del Castanese ormai dal 2015.

Nel 2023 il Centro antiviolenza di Filo Rosa Auser ha ricevuto, infatti, ben 197 richieste da parte di donne che si sono rivolte agli sportelli per comprendere come affrontare i casi di violenza subita e 139 di queste hanno ricevuto assistenza e sono state poi prese in carico (altre 39 hanno proseguito nel corso del 2023 la presa in carico dall’anno precedente).

Questo, nel confronto con i dati degli anni precedenti, significa misurare un aumento del 20, 25%. I casi considerati ad alto rischio riguardano un terzo delle donne prese in carico: undici di queste sono state già allontanate dal contesto originario per essere infine ospitate in una struttura protetta.

Una donna su due ha un età compresa tra i 41 e i 60 anni, mentre il 72% delle donne prese in carico è di nazionalità italiana. Il livello di istruzione delle richiedenti è medio alto (una su due è diplomata o laureata) e questo potrebbe avere un ruolo importante nella capacità di maturare la consapevolezza della situazione dalla quale fuggire: ugualmente importante è spesso e volentieri la possibilità di potersi rendere autonome dal punto di vista economico e il 63% delle richiedenti, infatti, risulta occupata.

Anche nel 2023 le tipologie di violenze subite reiterano una triste graduatoria già vista: la violenza più diffusa è quella è psicologica, oltre il 90% dei casi, seguita da quella fisica in sei casi su dieci.

P.G.