CRISTIANA MARIANI
Sport

Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic, due giganti con lo stesso destino crudele

Il 2022 si è chiuso con l'addio all'ex difensore, il 2023 si apre con il lutto per l'ex attaccante

Gianluca e Sinisa. Sinisa e Gianluca. Due uomini di calcio, due sportivi veri. Due personalità diverse, ma in fondo così simili. Gianluca aveva sempre il sorriso, anche nei momenti più difficili. Sinisa gli occhi della tigre, gli occhi di chi la vita la vuole prendere a morsi. Sinisa combatteva contro la malattia, Gianluca raccontava del suo percorso con un "compagno di viaggio" che, prima o poi, si sarebbe stufato e lo avrebbe abbandonato. Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic ora giocano a pallone lassù, con il commento di Mario Sconcerti. Questo almeno è quello che piace pensare agli appassionati di calcio di tutto il mondo. Gli stessi appassionati che li hanno ammirati e sostenuti in campo, che hanno pianto di gioia grazie alle loro imprese - i tifosi juventini hanno scolpita nella mente l'immagine di capitan Vialli che alza al cielo, per l'ultima volta sino ad oggi quella che all'epoca, nel 1996, si chiamava ancora Coppa dei Campioni - e che si sono arrabbiati ai loro errori sul rettangolo di gioco. Sinisa e Gianluca, due uomini così grandi da sembrare giganti eppure stroncati da due malattie - la leucemia nel caso di Mihajlovic e il tumore al pancreas per Vialli - che li avevano prima illusi e poi puniti.

Eppure, come spesso avviene quando qualcuno lascia questo mondo a causa di un cancro o di una malattia molto aggressiva, non si può dire che "non ce l'abbiano fatta". Anzi. Tanto Gianluca Vialli quanto Sinisa Mihajlovic e Pelè - anch'egli scomparso proprio in questi giorni per un altro tumore, nel suo caso al colon - sono riusciti per diverso tempo ad arginare gli effetti di malattie il cui solo nome fa paura. Già soltanto per questo vanno ammirati. Perché di fatto, ce l'hanno fatta. Così come tutte le persone che vivono con il più indesiderato dei "compagni di viaggio". Non senza paura, certo. Ma vivono. E per questo Gianluca, Sinisa, Pelè e i tantissimi malati in tutto il mondo ogni giorno ce la fanno e ce l'hanno fatta. 

Un destino crudele, un destino beffardo ha dato tanto a Sinisa e Gianluca, ma ha anche tolto la vita anzitempo. Sinisa e Gianluca uniti nella malattia, ma non solo. Anche nel cuore di milioni di persone, appassionate di calcio e non.